Facciamo il punto: le vacanze risolleveranno il fatturato del Rent-a-car?
Ci sono segnali di una ripresa della domanda dell'autonoleggio in vista del periodo estivo. Il Rent-a-car è una formula sicura dal punto di vista sanitario e questo rassicura i clienti. La speranza delle compagnie è chiudere il 2020 limitando i danni.
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Con il direttore generale di Aniasa, Giuseppe Benincasa, facciamo il punto sulla situazione del Rent-a.-car. Le vacanze estive risolleveranno le sorti del noleggio a breve termine nell’anno del Covid?
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RIPARTE LA DOMANDA DEL RAC
Dai segnali che arrivano, sia dalla componente aeroportuale sia dalle prenotazioni che stanno cominciando a giungere alle compagnie di autonoleggio, c’è una ripresa di domanda.
“L’Italia è percepito come un Paese uscito dalla crisi epidemiologica, in una situazione di vantaggio rispetto ad altri. Quindi da parte dell’estero c’è una consistente domanda”, sostiene Benincasa.
Diversa, invece, la situazione del mercato interno, che sembra più problematica. È vero che quest’anno gli italiani tenderanno a rimanere in vacanza in Italia, ma si privilegerà l’utilizzo del mezzo proprio.
LA SICUREZZA DEL VIAGGIO
La sicurezza è uno dei cardini del Rac, dove la vettura è assegnata al cliente dopo essere stata igienizzata. “Questi mesi di blocco hanno consentito alle compagnie di studiare il protocollo per procedere alla igienizzazione dei mezzi”, commenta Benincasa.
Anche in aeroporto
Nessun timore per quanto riguarda l’auto, ma il noleggio auto per le vacanze spesso parte da un aeroporto. È quindi vitale rassicurare il viaggiatore della sicurezza globale del viaggio.
Gli aeroporti, come Fiumicino e Malpensa, si sono attrezzati per il controllo dello stato febbrile dei passeggeri, anche all’ingresso degli uffici del Rac, ma è auspicabile un intervento di chiarezza da parte politica: “Sarebbe utile che il Governo desse indicazioni puntali alle società di gestione aeroportuale e alle compagnie aeree per gestire il viaggio in sicurezza”, afferma il direttore di Aniasa.
SI TORNERÀ A NOLEGGIARE SENZA BROKER?
Una parte consistente del fatturato del Rent-a-car deriva dal canale B2B2C, viene cioè realizzato attraverso intermediari quali broker, tour operator, on line travel agency.
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Una situazione che talvolta crea disguidi e insoddisfazione da parte della clientela, cui non è sempre chiaro di avere noleggiato con un intermediario e non direttamente con la compagnia di noleggio.
“Covid potrebbe portare a un rapporto più diretto e alla fidelizzazione del cliente. Se si lascia tutto all’intermediario si perdono i punti di riferimento mentre il cliente oggi vuole assistenza, la sicurezza che qualsiasi cosa succeda la compagnia sia in grado di intervenire, dalla foratura a un problema tecnico”, sostiene Benincasa.
LIMITARE LE PERDITE
Attualmente, il Rac è in perdita dell’80%, la speranza è correggere almeno parzialmente la rotta. Conclude Benincasa: “Se chiuderemo l’anno sotto il 50% di perdita potremmo non dico esserne felici, ma sperare per una ripresa anticipata nel 2021. Una cosa è certa: prima di ritrovare i valori del 2019 credo passeranno due o tre anni”.