Federmetano chiede scusa per i prezzi: “Uno shock insostenibile”
Federmetano chiede scusa ai consumatori per i prezzi alle stesse, l'associazione di categoria dei distributori di gas metano per autotrazione in Italia sottolinea, però, che le colpe sono da ricercare altrove.
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“Gentile Utente, i prezzi del metano per auto nell’ultimo anno hanno raggiunto valori senza precedenti“, così Federmetano nella lettera aperta, pubblicata nei giorni scorsi sul suo sito, per chiedere scusa ai consumatori ormai strozzati dai prezzi.
“A fine agosto 2022 – si legge – il prezzo del gas è ulteriormente triplicato, arrivando a toccare cifre record, oltre 15 volteil valore medio degli ultimi 20 anni”, un evento che è stato causato anche dalle incertezze geopolitiche e che è “uno shock insostenibile per un settore caratterizzato, da sempre, da importi sostanzialmente stabili“.
L’associazione di categoria dei distributori di gas metano per autotrazione in Italia sottolinea, però, che le colpe sono da ricercare altrove, e non che la rete distributiva ha un potere molto limitato. Nella lettera poi Federmetano chiarisce alcuni “elementi utili a comprendere l’attuale situazione in corrispondenza all’inizio del nuovo anno termico (ottobre 2022)“.
I PROBLEMI DEL PREZZO DEL METANO PER AUTORAZIONE
LA LIBERALIZZAZIONE DEL MERCATO
Innanzitutto, quello del metano è un libero mercato e in quanto tale è soggetto a regole che non dipendono dal distributore. Spiega Federmetano: “La liberalizzazione del mercato del gas dai primi anni 2000 ha fatto sì che tale mercato sia soggetto a logiche di tipo finanziario, che agiscono a livello mondiale e che inevitabilmente incidono sulla quotazione del prezzo della materia prima e di conseguenza sul prezzo finale del prodotto. A tale contesto si è aggiunta l’incertezza generale sulle forniture gas dovute alla guerra in corso tra Russia e Ucraina”.
E ancora si legge: “Comprendiamo la Tua indignazione, che è anche la nostra e di tutti coloro che lavorano alla distribuzione del metano per auto. Quanto si sta verificando è un evento che non ha precedenti nella storia del settore”.
FEDERMETANO RIMANE INASCOLTATA
C’è poi il nodo politico: “Oltre a segnalare il progressivo aggravamento della situazione, in questi 12 mesi Federmetano ha presentato numerose proposte ai decisori politici per far fronte a questa crisi e ridurne le conseguenze, per utenti e operatori”, nell’incertezza quindi la politica ha sostanzialmente abbandonato il settore.
“Confidiamo che il nuovo Governo possa prendere seriamente in considerazione i numerosi appelli – conclude Federmetano – e adotti al più presto misure adeguate a tutelare oltre un milione di utenti che hanno scelto il gas naturale/biometano come carburante per la sua economicità e per il noto ridotto impatto ambientale”.
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