Ferrari SF90 Spider: la super spider ibrida da 1000 CV
Ferrari SF90 Spider non vuole essere solamente la versione cabrio della SF90 Stradale. È anche la prima spider ibrida del cavallino rampante, un nuovo punto di riferimento a livello di prestazioni del marchio, grazie ai 3 motori elettrici combinati a un V8 turbo che erogano 1000 CV e 900 N/m di coppia massima. La vettura, in arrivo nei prossimi mesi, sarà proposta ad un prezzo di 474.000 euro, circa il 10% in più rispetto alla versione Stradale.
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Il cavallino passa all’ibrido. La nuova Ferrari SF90 Spider è infatti la versione a tetto apribile di Ferrari SF90 Stradale, la prima hypercar a propulsione ibrida del cavallino rampante. Ma la Spider non vuole essere solo questo: vuole essere infatti un nuovo punto di riferimento per quanto riguarda prestazioni e innovazione nella gamma Ferrari.
Dalla Stradale, comunque, la SF90 Spider prende l’impostazione da hypercar di serie e prestazioni in vetta alla categoria, con il vantaggio però di un maggiore piacere di guida dato dalla possibilità di sfrecciare all’aria aperta, grazie al tetto rigido che si apre e si chiude in appena 12 secondi. Sale anche il prezzo: 474.000 euro, circa il 10% in più rispetto alla SF90 Stradale.
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IL MOTORE IBRIDO DI FERRARI SF90 SPIDER
La Spider è, quindi, la prima Spider del marchio modenese a montare un powertrain ibrido. La vettura propone un ibrido plug-in: il motore termico è quindi unito a due motori elettrici anteriori, che danno vita al Sistema RAC-e (acronimo di Regolatore Assetto Curva elettrico).
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C’è un terzo motore elettrico, nella parte posteriore, che si chiama MGUK (Motor Generator Unit, Kinetic), derivante dall’esperienza in Formula 1, di cui infatti porta lo stesso nome. Il motore termico, invece, è un V8 Turbo da 780 CV, unito al cambio DCT da 8 rapporti. Si tratta, attualmente, del motore termico più potente mai realizzato da Ferrari, in quanto supera di 60 CV ogni altro V8 Turbo realizzato dal costruttore.
I tre motori elettrici (potenza totale 162 kW, per un’autonomia in elettrico di 25 km) combinati al motore termico consentono alla Ferrari SF90 Spider di erogare ben 1000 CV, rendendola la Spider più potente sia in Ferrari, sia in tutta la categoria. La coppia, invece, è di 900 N/m, del 7% superiore rispetto al cambio a 7 rapporti, ma nonostante questo ha permesso di ridurre il peso di 10 kg rispetto alla trasmissione precedente.
Di nuova progettazione è anche l’impianto di scarico, e i progettisti in particolari si sono concentrati sul sound del motore, che com’è noto rappresenta l’ingrediente base del piacere di guida di tutte le Ferrari.
La motorizzazione ibrida non deve far pensare a un sound meno piacevole, anzi: è stato introdotto un nuovo sistema a tubo caldo che consente di trasferire meglio il suono del motore dentro l’abitacolo. Inoltre, ha permesso di ampliare l’intervallo delle frequenze e degli ordini motore: il suono non solo arriva meglio, ma anche in una migliore qualità e anche con maggiore intensità al crescere dei giri, aspetto a qualunque altro V8 Ferrari.
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IL DESIGN: LE NOVITÀ AERODINAMICHE
Trattandosi di una vettura di altissima gamma, il design è assolutamente ricercato, e deve poter permettere al pilota di sfruttare tutti e 1000 i cavalli di potenza della vettura, senza quindi compromettere il cx aerodinamico.
Per renderlo possibile, è stata posta grande attenzione alla gestione dei flussi per il raffreddamento del motore, all’aria turbocompressa, al cambio e, soprattutto, al pacco batterie, che aumentano il peso di una vettura. Trattandosi poi di una Spider, il peso è già di per sé più alto rispetto alla controparte coupé.
Qui subentra una novità chiamata Shut-off Gurney, un sistema attivo che si trova sulla coda della Ferrari SF90 Spider e che ne determina il livello di carico. Infatti, per avere le stesse prestazioni della Stradale, gli sviluppatori hanno dovuto lavorare molto e a lungo sui volumi e sulle superfici del tetto, per gestire al meglio il flusso aerodinamico.
Il nuovo sistema shut-off Gurney si compone di un profilo fisso nella parte posteriore, mentre da uno mobile cuneiforme nella parte anteriore. Tutto il sistema viene gestito da una complessa logica di controllo che monitora centinaia di volte al secondo diversi parametri, tra cui:
- Velocità
- Accelerazioni dell’angolo volante
- Pressione sul pedale del freno
Grazie alle quali riesce a capire e individuare tutte le condizioni dinamiche in cui serve un maggior carico aerodinamico, attivando, di conseguenza il sistema.
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ESTERNI
Il lavoro fatto per rendere la SF90 Spider identica, nelle prestazioni, alla Stradale è impressionante. Quando la vettura è chiusa, la differenza estetica con la coupé è praticamente impercettibile.
Un risultato che si è potuto ottenere rimodellando le superfici, e integrando il tonneau cover nel montante B della vettura, e mantenendone quindi tutto lo stile. Anche l’integrazione dei flying byttress dietro le teste dei passeggeri – che sono tipici delle Spider del cavallino – sono ben integrati nella carrozzeria.
La Ferrari SF90 Spider, quindi, mantiene lo stesso frontale sviluppato in larghezza e schiacciato in basso, con un muso pronunciato che non fa che sottolinearne la natura aggressiva. I fari sonno piccoli, e “ad angolo retto”, e adottano la tecnologia a matrice di LED, per una completa visibilità in ogni condizione grazie al controllo attivo del fisico luminoso. Tra l’altro, la loro forma così sottile permette che creino una sorta di “C” con le piccole prese d’aria immediatamente sottostanti.
Ciò che domina il muso, splendido e scolpito, sono le tre prese d’aria del paraurti anteriore, a cui si uniscono anche quelle “scavate” nel cofano, che naturalmente servono a garantire il massimo flusso aerodinamico.
Anche al posteriore, i fari sono piccoli ed evolvono il classico gruppo ottico sdoppiato delle vetture di Maranello. La differenza con il passato è che nella SF90 Spider i fari posteriori non sono perfettamente circolari, ma squadrati, più dei quadrati con angoli smussati che dei cerchi. Segno di un allineamento della casa alle ultime mode stilistiche del momento, che prediligono linee tese.
Va detto, però, che Ferrari pur sposando linee rigide e squadrate che si notano un po’ in tutta la vettura, non rinuncia comunque ad elementi morbidi, che hanno del resto sempre distinto le sue linee. Alcuni elementi stilistici più smussati e sinuosi si notano per esempio sul cofano, il quale affonda dolcemente nelle sue prese d’aria, e non in maniera improvvisa; e anche nelle prese d’aria poste appena sopra le portiere.
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INTERNI
Gli interni della Ferrari SF90 Spider seguono la stessa riprogettazione dell’HMI vista sulla SF90 Stradale, e che rappresenta un vero e proprio punto di rottura con il passato. Gli interni, razionali e neri con il giallo Ferrari a contrasto al centro del volante e sul tunnel centrale, sposano una linea minimalista e sobria, dove tutto sia pratico.
La strumentazione, altra novità, è quasi interamente digitale, e ben integrata nell’abitacolo grazie a una grafica ben pensata e non esagerata nel design. Sul volante si trova anche il pulsante Engine Start, premendo il quale si avvia una sorta di “cerimonia” che coinvolge tutte le componenti della postazione del conducente, che termina con l’accensione del cockpit.
Al centro si trova uno schermo da 16’’ curvo verso il conducente, in modo da facilitarne la lettura e anche da dare un aspetto avvolgente. La schermata principale è costituita da un grande contagiri tondo, con anche l’indicatore di carica della batteria.
Ai lati, invece, si trova la schermata con le mappe di navigazione e i controlli audio. Lo schermo è comunque molto personalizzabile, mentre i comandi al volante, anch’essi pensati per essere pratici ed ergonomici, permettono di navigare tra i vari menu del cockpit. Ottima anche la possibilità di visualizzare il navigatore a schermo intero, scelta allineata del resto con i principali competitor.
È infine presente un head-up display, sul quale vengono proiettate tutte le informazioni principali come velocità, limiti, stato della batteria, e in modo da non distogliere mai l’attenzione del pilota dalla strada. Questo segue la filosofia Occhi sulla strada, mani sul volante, che Ferrari segue da sempre nello sviluppo di qualsiasi vettura, dai prototipi di Formula 1 alle più potenti vetture stradali.
https://youtu.be/D5Zpp2PP_3M