Europa: 3,2 miliardi di finanziamenti per le batterie dell’auto elettrica
L’Europa sta cercando di correre ai ripari per colmare il ritardo sulla produzione di batterie per l’auto elettrica. Per questo arrivano 3,2 miliardi di finanziamenti pubblici, distribuiti in sette Paesi europei, fra cui anche l’Italia.
PROGETTO DI INTERESSE STRATEGICO
Lanciato nel 2017, la “European Battery Alliance” è un progetto targato Ipcei (important projects of common European interest) e giudicato di interesse strategico. Ciò vuol dire che è permesso ai singoli Stati membri di finanziare le industrie che rispondono a questa call, in deroga agli aiuti di Stato.
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Il modello da seguire è quello della Airbus, la società aeronautica nata negli anni ’70 da aziende francesi, tedesche, spagnole e britanniche e affermatasi come il maggior concorrente della statunitense Boeing nella produzione di aerei civili.
I Paesi coinvolti
Ora la Commissione di Bruxelles ha definito i 7 Paesi coinvolti e l’ammontare degli aiuti di Stato che ciascuno potrà devolvere alla causa comune. Sono 17 le aziende che parteciperanno direttamente ai vari progetti nazionali (alcune, come Solvay, in più Paesi contemporaneamente).
- Germania: 1,25 miliardi di euro. Il consorzio è composto dalla Basf, dalla BMW e dalla Varta.
- Francia: 960 milioni di euro
- Italia: 570 milioni di euro. Possibili aziende coinvolte sono la Solvay, la Endurance, la Faam, la Enel X e la Kaitek.
- Polonia: 240 milioni
- Belgio: 80 milioni
- Svezia: 50 milioni
- Finlandia: 30 milioni
L’Italia è quindi il terzo Paese contributore. Un’opportunità per le imprese nazionali coinvolte nel progetto, che si occupano in particolare di materiali innovativi, celle, sistemi di batterie e riciclo.
ENERGIA PULITA E COMPETIZIONE
“La produzione di batterie in Europa è di interesse strategico per la nostra economia e la nostra società a causa delle sue potenzialità in termini di mobilità ed energia pulite, di creazione di posti di lavoro, di sostenibilità e di competitività. Gli aiuti approvati garantiranno che questo importante progetto possa proseguire senza distorcere indebitamente la concorrenza”
Margrethe Vestager, commissaria UE alla concorrenza
Da sottolineare che, alla cifra stanziata dai membri dell’Unione, si prevede che arriveranno anche 5 miliardi di euro provenienti dall’industria privata entro il 2031.
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