Sono finiti gli incentivi 2022 per acquistare benzina e diesel
Sono finiti i fondi (170 milioni) per l'acquisto di vetture con motore benzina e diesel. Gli italiani hanno potuto comprare 85mila veicoli nuovi, ma bisognerà aspettare il 2023 per la prossima tranche. Comunque, si possono ancora comprare ibride ed elettriche con il bonus
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Sono terminati i fondi per l’acquisto di auto con motore benzina o diesel. C’è poco da dire, dei 170 milioni di euro che il ministero dello Sviluppo economico aveva messo a disposizione come incentivi per l’acquisto non è rimasto più nulla.
Certo, rimangono disponibili altri 187 milioni per le auto elettriche e più di 202 milioni per le ibride plug-in. Ma, se sono ancora lì, un motivo c’è.
SONO FINITI GLI INCENTIVI 2022
Ci hanno messo meno tre settimane a finire. In pratica abbiamo aspettato gli incentivi più a lungo di quanto non siano durati, ancora.
La piattaforma del Mise per permettere alle concessionarie di prenotare i bonus a seconda del tipo di vettura e di moto infatti è stata aperta oltre un mese dopo l’approvazione degli ecobonus. A disposizione per l’acquisto di macchine con emissioni tra i 61 e i 135 g/km di CO2 c’erano, come detto, 170 milioni di euro.
QUANTE AUTO SONO STATE ACQUISTATE
Grazie a questa prima tranche di bonus (per i prossimi si dovrà aspettare il 2023) sono stati acquistati 85 mila mezzi con motore tradizionale “virtuoso”, ovvero a basse emissioni. Ma, un po’ come accaduto per quelli destinati alle due ruote tradizionali, per i quali erano stati stanziati fondi per un ammontare di 10 milioni e che sono andati a ruba nelle primissime ora dopo l’applicazione, il 25 maggio, sono finiti.
Quanto sconto ha ottenuto chi ha avuto il bonus?
Per le auto benzina e diesel, tenendo conto delle tre fasce di emissioni era previsto uno sconto di 2 mila euro con rottamazione di una macchina pre Euro 5.
Leggi Anche: Quali auto si possono (o potevano?) acquistare con l’ecobonus.
E i prossimi?
Bisogna aspettare il 2023. Almeno per acquistare un’auto con motore endotermico. L’anno prossimo però saranno “solo” 150 i milioni a disposizione, venti in meno di quest’anno (l’idea è che, per allora, gli italiani potranno permettersi un veicolo elettrico e che, magari, possano anche caricarlo alle colonnine pubbliche). Al momento, però, questa distribuzione dei fondi (650 milioni di euro) non sembra aver tenuto davvero conto delle necessità del mercato.
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