Fiscalità delle auto aziendali, qualcosa si muove: ma ora cosa succederà?
Con un ordine del giorno approvato a fine anno, il Governo si è finalmente impegnato ad allineare la fiscalità delle auto aziendali italiana con quella europea. E adesso cosa accadrà? Facciamo il punto con Aniasa.
Un segnale molto importante, arrivato proprio alla fine dell’anno. Qualcosa finalmente si sta muovendo sul tema annoso della fiscalità delle auto aziendali: l’odg presentato dall’onorevole Sara Moretto, approvato dal Governo, impegna l’Esecutivo ad allineare la detraibilità dell’Iva e la deducibilità dei costi ai livelli europei.
Un “riconoscimento tangibile” su una battaglia storica condotta da Aniasa e sostenuta negli ultimi anni dalle principali associazioni automotive. Ne abbiamo parlato con Pietro Teofilatto, direttore dell’Area Fisco ed Economia dell’Associazione.
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FISCALITÀ DELLE AUTO AZIENDALI: UN ALLINEAMENTO NECESSARIO
“Da tempo le associazioni di categoria sollecitano l’attenzione del Governo sull’argomento” spiega Teofilatto, riferendosi al regime di proroga praticato da oltre 30 anni rispetto alle Direttive Europee che consentono la detraibilità totale dell’Iva.
Già un anno fa, un emendamento proposto dall’onorevole Gianluca Benamati, poi accantonato, proponeva la detraibilità totale dell’Iva per l’auto aziendale ad alimentazione elettrica, ma ora è stato approvato questo ordine del giorno, che, secondo Teofilatto, potrebbe essere una vera e propria “scintilla” per l’auspicato cambiamento.
“Non è possibile andare avanti in questo modo e il fatto che, proprio alla vigilia della scadenza dell’attuale proroga, in programma quest’anno, il Governo si sia impegnato per la prima volta nero su bianco sull’allineamento della fiscalità italiana con quella europea è molto rilevante”.
I PROSSIMI STEP
Attualmente, come sappiamo, la detraibilità dell’Iva nel nostro Paese è ferma dal 2007 al 40%. “Un aumento di questa percentuale, anche graduale, partendo dalle auto a basse emissioni, è fondamentale per dare maggiore concretezza alla transizione ecologica e il giusto riconoscimento alle auto aziendali come volàno di questo cambiamento”, sottolinea Teofilatto.
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Situazione simile anche per la deducibilità dei costi di utilizzo dell’auto aziendale, che oggi è al 20%. Per avviare l’allineamento con il resto d’Europa e sostenere le imprese fortemente colpite negli ultimi due anni dall’avvento della pandemia, Aniasa suggerisce da tempo l’utilizzo del Tax Credit, “per consentire alle aziende di ottenere un beneficio tangibile già al momento dell’acquisizione della vettura, qualunque sia la formula scelta”.
L’obiettivo finale è garantire alle aziende italiane di operare ad armi pari con i competitor europei, che invece possono detrarre Iva e dedurre i costi al 100%.
Quello dell’odg, in definitiva, è un primo, importante passo, che dovrà trovare seguito nei prossimi mesi. “Come ha sottolineato l’onorevole Moretto, l’impegno è quello di monitorare gli sviluppi e chiedere con forza che si proceda in questa direzione”.
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