Facciamo il punto sugli incentivi e sulla fiscalità delle auto aziendali
Il Decreto Rilancio ha varato i tanto attesi incentivi, ma sulla fiscalità delle auto aziendali c'è ancora tantissimo da fare: ne abbiamo parlato con Pietro Teofilatto, direttore Fisco ed Economia di Aniasa.
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Fiscalità delle auto aziendali: un tema che con l’emergenza Covid è diventato ancora più d’attualità. Fringe benefit, detraibilità dell’Iva, deducibilità dei costi, fino ad arrivare al pagamento del bollo sui veicoli a noleggio lungo termine, che proprio quest’anno ha subito una svolta epocale.
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Abbiamo fatto il punto su tutti questi argomenti con Pietro Teofilatto, direttore Fisco ed Economia di Aniasa. Una premessa è d’obbligo: in questi mesi, tutta la filiera dell’automotive ha richiesto a gran voce l’allineamento della fiscalità delle auto aziendali italiana con quella vigente negli altri Paesi europei, ribadendo che il comparto delle quattro ruote nel nostro Paese “pesa” quasi l’11% del PIL.
Approfondisci: gli incentivi previsti dal Decreto Rilancio
IL PUNTO SULLA FISCALITÀ DELLE AUTO AZIENDALI
COSA PREVEDE IL DECRETO RILANCIO
Tante sono state le proposte avanzate in queste settimane in materia di fiscalità: dal ripristino del superammortamento, all’aumento della detraibilità dell’Iva (che in Italia si attesta al 40%, contro il 100% di altri Paesi come Francia e Germania), fino all’aggiornamento della deducibilità. Il Decreto Rilancio, alla fine, ha previsto il rafforzamento dell’ecobonus e l’introduzione degli incentivi sulle auto Euro 6, ma l’auspicio è quello che nei prossimi mesi si possa tornare ancora sui punti elencati in precedenza.
“In aggiunta agli incentivi, il Decreto prevede anche un’agevolazione per l’acquisto di un’auto usata Euro 6, a fronte della rottamazione di un altro veicolo da Euro 0 a Euro 3, che prevede una riduzione delle spese di trasferimento di proprietà. Su questo punto siamo ancora in attesa di chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate”. Un altro nodo da risolvere è quello dei fondi. “L’auspicio è quello che, con le prossime Manovre, i fondi possano essere ricapitalizzati” precisa Teofilatto.
DETRAIBILITÀ E DEDUCIBILITÀ
Detraibilità dell’Iva e deducibilità dei costi sono temi ormai noti agli addetti ai lavori. “La situazione è ancora ferma al 2007 – sintetizza Teofilatto –: la novità è che in questi mesi se ne è parlato; sono stati presentati emendamenti che poi però sono stati respinti”.
La speranza è che qualcosa si possa muovere già nei prossimi mesi, anche “attraverso un graduale aumento della detraibilità dell’Iva”, che porterebbe il Governo a toccarne con mano i vantaggi .
FRINGE BENEFIT E BOLLO AUTO
Altre novità importanti, introdotte a luglio 2020, riguardano il fringe benefit sulle auto aziendali. “Su questo punto, alla fine è stata riconosciuta la valenza dell’auto aziendale come promotrice di sicurezza fiscale” sottolinea Teofilatto. In altre parole, i folli aumenti previsti a novembre dello scorso anno sono stati scongiurati. Anche se ci sono ancora questioni sul tavolo da chiarire.
Last but not least, la questione del bollo auto, con l’obbligo del pagamento che a partire da quest’anno è finito in capo all’azienda cliente. Una normativa assurda, che rischia di creare disagi e un incremento dell’evasione. “L’obiettivo di Aniasa è quello di arrivare a una semplificazione di questo meccanismo, che in aggiunta non produca costi ulteriori per le imprese”.
Approvato il Decreto Rilancio, Aniasa ritiene poi opportuno tornare presto “su argomenti caldi, quali il ripristino del superammortamento e l’aumento della detraibilità dell’Iva, che consentirebbero di incrementare la competitività delle aziende italiane”.