Fit for 55: stop al termico per auto e van nel 2035

Riduzione delle emissioni di CO2 delle auto nuove (55%) e dei nuovi furgoni (50%) entro il 2030. Il Consiglio ha anche deciso di introdurre un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 del 100% entro il 2035 sia per le auto che per i furgoni nuovi.
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Con l’adozione degli orientamenti generali del pacchetto “Pronti per il 55%” (presentato alla Commissione Ue il 14 luglio 2021) il Consiglio europeo è tornato a discutere di Fit for 55.
Secondo le notizie dei giorni scorsi, l’Italia avrebbe voluto chiedere una proroga. Richiesta inascoltata, dal momento che l’Ue ha riconfermato l’approvazione della messa al bando dei motori termici a partire dal 2035.
Ecco cosa è stato deciso nella notte.
FIT FOR 55 SI FARÀ
Il Consiglio ha convenuto di aumentare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 delle auto nuove e dei nuovi furgoni entro il 2030 portandoli al 55% invece per le auto e al 50% per i furgoni. Il Consiglio ha inoltre convenuto di introdurre un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 del 100% entro il 2035 per le auto e i furgoni nuovi.
Una risoluzione chiarissima è quella che ha preso l’Unione europea nella notte, di cui sopra si legge il comunicato ufficiale di stamane.
MONITORARE I RISULTATI
Nel 2026 la Commissione valuterà i progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni del 100% e la necessità di riesaminare tali obiettivi tenendo conto degli sviluppi tecnologici, anche per quanto riguarda le tecnologie ibride plug-in e l’importanza di una transizione praticabile e socialmente equa verso emissioni zero.
Quindi, nei prossimi 4 anni si terrà traccia dei risultati per arrivare, nel 2026, ad una revisione in base alle tecnologie e alla situazione degli obiettivi.
STOP AGLI INCENTIVI
Un nodo importate è quello degli incentivi, per la quale il Consiglio ha posto una deadline:
Il Consiglio ha convenuto di porre fine al meccanismo di incentivi normativi per i veicoli a zero e basse emissioni (ZLEV) a partire dal 2030.
OBIETTIVI DEL PACCHETTO “PRONTI PER IL 55%”
La produzione e l’uso dell’energia rappresentano il 75% delle emissioni dell’UE e gli obiettivi più ambiziosi concordati dal Consiglio europeo costituiranno un importante contributo verso il conseguimento dell’obiettivo generale dell’UE di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Il pacchetto consiste in una serie di proposte interconnesse che modificano atti legislativi esistenti o introducono nuove iniziative che interessano un ventaglio di settori politici ed economici. In seno al Consiglio, le proposte sono trattate da quattro formazioni: ambiente, energia, trasporti e affari economici e finanziari.
ENERGIE RINNOVABILI
Il Consiglio ha convenuto di fissare un obiettivo vincolante a livello dell’UE del 40% di energia da fonti rinnovabili nel mix energetico complessivo entro il 2030. (L’attuale obiettivo a livello dell’UE è pari ad almeno il 32%).
Gli Stati membri dovranno aumentare i contributi nazionali stabiliti nei loro piani nazionali integrati per l’energia e il clima, da aggiornare nel 2023 e nel 2024, al fine di conseguire collettivamente il nuovo obiettivo.
I TRASPORTI
Per quanto riguarda i trasporti, il Consiglio ha introdotto la possibilità per gli Stati membri di scegliere tra:
- un obiettivo vincolante di riduzione del 13% dell’intensità dei gas a effetto serra nel settore dei trasporti entro il 2030. Gli Stati membri disporranno di più opzioni per conseguire tale obiettivo, ad esempio la possibilità di fissare un obiettivo differenziato per il trasporto marittimo, a condizione che l’obiettivo globale sia raggiunto;
- oppure, un obiettivo vincolante di almeno il 29% di energia rinnovabile nel consumo finale di energia nel settore dei trasporti entro il 2030
Leggi Anche: Cosa dice davvero il Fit for 55 sullo stop alle auto termiche.
I BIOCARBURANTI AVANZATI
Il Consiglio ha fissato un sotto-obiettivo vincolante per i biocarburanti avanzati nella quota di energie rinnovabili fornite al settore dei trasporti allo 0,2% nel 2022, all’1% nel 2025 e al 4,4% nel 2030
Per quanto riguarda i combustibili rinnovabili di origine non biologica nei trasporti (principalmente idrogeno rinnovabile e combustibili sintetici a base di idrogeno), il Consiglio ha concordato un sotto-obiettivo indicativo del 2,6%, che corrisponde al 5,2% se l’obiettivo è raggiunto in termini di quota di energia rinnovabile nel consumo finale di energia nei trasporti entro il 2030.
Il Consiglio ha convenuto di rafforzare i criteri di sostenibilità per la biomassa al fine di ridurre il rischio di una produzione non sostenibile di bioenergia. Il Consiglio ha inoltre aggiunto misure volte a limitare la frode per quanto riguarda i biocarburanti.
Il Consiglio ha incluso procedure di autorizzazione accelerate per i progetti in materia di energie rinnovabili in linea con le priorità del piano RepowerEU proposto dalla Commissione in maggio. L’obiettivo è accelerare la diffusione delle energie rinnovabili nel contesto del piano dell’UE di diventare indipendente dai combustibili fossili russi, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
EFFICIENZA ENERGETICA
Il Consiglio ha concordato di ridurre il consumo di energia a livello dell’UE del 36% per il consumo finale di energia (ovvero quella consumata dagli utilizzatori finali) e del 39% per il consumo di energia primaria (ossia ciò che viene utilizzato per la produzione e la fornitura di energia) entro il 2030.
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