Nuova Ford Kuga: 5 motivi per inserirla in car policy
Sicurezza, comfort e risparmio in termini di consumi ed emissioni: ecco tutti i motivi per cui la nuova Ford Kuga è perfetta per la car policy. Parola di Silvano Bazzigaluppi, Fleet Manager Agfa.
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“Nuova Kuga è il nostro miglior esempio dello Human Centric Design” ha dichiarato Stuart Rawley, presidente Ford Europa, in occasione del lancio dell’ultima generazione del suv elettrificato.
https://youtu.be/YIg9Kv0PVdI
Sarà anche “azienda centric”, adatta cioè a essere inserita con soddisfazione all’interno della propria car policy? Lo abbiamo chiesto a chi stila car policy di professione: Silvano Bazzigaluppi, Fleet Manager Agfa, che ci ha spiegato i motivi per cui la nuova Ford Kuga merita di essere inclusa nella propria flotta aziendale.
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PERCHÉ SCEGLIERE LA NUOVA FORD KUGA PER LA PROPRIA FLOTTA
In pratica non c’è alcuna differenza tra un’auto aziendale ed una ad uso privata. Ben diversi sono, però, i motivi che spingono a sceglierla. I mezzi utilizzati per lavoro devono soddisfare requisiti precisi, in termini di meccanica, comfort e fiscalità. Prima di essere inserita all’interno della car policy, ogni vettura deve insomma superare un “esame”. Ed ecco quali sono state le materie su cui Silvano Bazzigaluppi ha messo alla prova la nuova Ford Kuga.
1. Sicurezza
Chi utilizza l’auto per lavoro trascorre al volante gran parte della propria vita lavorativa. La sicurezza, dunque, è una priorità assoluta. Il requisito più importante di un’auto aziendale. E sulla nuova Kuga, assicura il fleet manager, “i servizi per la sicurezza attiva e passiva superano quelli che ci si aspetta dal segmento di riferimento”.
Basti pensare che, ci racconta Bazzigaluppi, la vettura non ha riportato alcun danno, né alla carrozzeria né a livello meccanico, dopo un brutto incidente autostradale. Dopo essere salito sul new jersey a una velocità di 130 km/h ed essersi sollevato, per poi ricadere, di circa un metro dal terreno, l’unico problema riscontrato sono stati dei microtagli sul copertone.
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2. Consumi ed emissioni
Dopo la sicurezza viene la sostenibilità, valore che ogni azienda ha ormai fatto proprio. Non si è più disposti ad inquinare senza pensieri e, da questo punto di vista, i 26 g/km in ciclo NEDC (32 g/km in WLTP) rispettano le richieste ecologiste. Mentre per quel che riguarda i consumi, la nuova Kuga si attesta attorno a 1.3 l/km. “Ma – continua Bazzigaluppi – il pieno di benzina si fa poco. Numerosi dipendenti utilizzano il veicolo quasi esclusivamente in modalità full electric, ricaricando in azienda a costo zero”.
3. Comfort di guida
“Molto spesso le aziende riservano ai dirigenti i modelli che offrono il maggior piacere di guida. I dirigenti, però, l’auto la utilizzano poco”. Sono i dipendenti a macinare km e trascorrere ore e ore al volante. Ed è a loro che ha pensato il manager Agfa scegliendo la nuova Kuga, “che garantisce assoluta comodità di marcia, aumentata dai numerosi adas presenti a bordo”.
4. Fringe benefit
Naturalmente, anche la fiscalità ha un grosso peso nella scelta delle vetture da inserire in car list. Da luglio 2020, infatti, la tassazione sulle vetture assegnate in fringe benefit è stata divisa in quattro fasce, in base alle emissioni di CO2. E grazie ai livelli inferiori ai 60 g/km la nuova Ford Kuga gode della tassazione agevolata al 25%.
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5. Limiti di percorrenza
L’ultimo motivo è strettamente personale, o meglio, aziendale. In Agfa, spiega Bazzigaluppi, vige una regola per cui solo le vetture che non superano i 25.000 km di percorrenza annui possono essere scelte con un’alimentazione a benzina, mentre quelle che percorrono distanze maggiori devono essere equipaggiate con un powertrain diesel. Limiti che, però, non si applicano alla nuova Kuga che, “abbiamo rilevato tramite indagini interne, procedendo per la maggior parte del tempo in modalità puramente elettrica, non supera i 15.000 km annui percorsi sfruttando il motore a benzina”.
https://youtu.be/KwQxR1Z9-QA
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