Fringe benefit, prendere o lasciare? Un webinar il 9 febbraio
La nuova normativa sul fringe benefit, entrata in vigore a luglio, ha causato forti disagi ai Fleet e Mobility Manager. E nel 2021 la situazione è peggiorata, con ulteriori aumenti della tassazione per i modelli più inquinanti e l’entrata in vigore definitiva del protocollo WLTP, che ha determinato un innalzamento automatico dei valori delle emissioni per gran parte dei veicoli. Ne parleremo il 9 febbraio alle 14,30 in un webinar che vedrà intervenire esperti e protagonisti del settore.
In questo articolo
Come organizzarsi di fronte al cambiamento della normativa sul fringe benefit? Meglio trovare la via migliore per gestire internamente l’aumento della tassazione o “tagliare la testa al toro”, modificando la car list e rinunciando ai modelli più inquinanti?
Approfondiremo questi temi di stretta attualità martedì 9 febbraio, alle 14,30 nel corso del webinar “Fringe benefit: prendere o lasciare?”, organizzato da Fleet Magazine in collaborazione con Aniasa e l’Osservatorio Top Thousand, che vedrà confrontarsi alcuni tra i principali attori del settore sull’ennesima stangata fiscale piombata addosso alle auto aziendali.
LA NUOVA NORMATIVA SUL FRINGE BENEFIT
In pochi mesi, infatti, la normativa sulle auto aziendali in fringe benefit è cambiata radicalmente: se fino a metà del 2020 la percentuale di imponibile era identica per tutte le vetture (30%), dal primo luglio scorso si differenzia in base alle emissioni.
Le auto nuove assegnate in uso promiscuo più inquinanti (oltre 160 g/km di CO2) oggi vengono tassate molto di più – fino a due volte tanto – rispetto a sette mesi fa: precisamente quelle con emissioni da 161 a 190 g/km al 50% e quelle oltre i 190 g/m al 60%. Al contrario, c’è un’agevolazione al 25% per quelle con emissioni inferiori a 60 g/km.
In aggiunta, a rivoluzionare ancora di più il quadro, dal primo gennaio scorso è scattato l’ultimo step dell’entrata in vigore del protocollo WLTP, che di fatto ha determinato l’innalzamento automatico dei valori delle emissioni su gran parte delle vetture (eccezion fatta per le ibride plug-in).
LA SURVEY
Che la situazione abbia provocato disagi ai Fleet e Mobility Manager era già chiaro in autunno, quando abbiamo condotto una survey su un campione di 47 Fleet e Mobility Manager, con un parco totale rappresentato di 70.076 veicoli.
https://youtu.be/t9eWTMrwnB4
Proprio i risultati di questa inchiesta, presentati dal giornalista di Fleet Magazine Marco Castelli, introdurranno il webinar. Il nostro studio ha preso in considerazione non solo gli impatti dell’aumento della tassazione sui veicoli oltre i 160 g/km (su questo punto molte aziende sono state costrette a rinunciare ai modelli più tassati, modificando la car list, oppure ad assegnare il costo maggiorato al dipendente), ma anche le complicazioni causate dal calcolo del fringe benefit sui veicoli immatricolati prima dell’entrata in vigore della nuova normativa (entro il 30 giugno) e consegnati subito dopo il primo luglio.
Leggi anche: facciamo il punto sulla fiscalità delle auto aziendali nel 2021
I PUNTI DI VISTA
Successivamente l’evento, moderato dal giornalista di Fleet Magazine Luca Zucconi, ospiterà gli interventi di Pietro Teofilatto, Direttore dell’Area Fisco ed Economia di Aniasa, di Carlo Mannu, Business Development & Relazioni Istituzionali di Bosch, di Claudia Baitelli, Advisory Manager di Edenred Italia, e di importanti noleggiatori: ci saranno Roberto Bruno, Corporate Sales Director di ALD Automotive e Alessandro Cardoselli, Direttore Strategic Business Development & Partnership di Arval, mentre LeasePlan parteciperà nelle vesti di partner.
A rappresentare la voce delle aziende clienti sarà Gianfranco Martorelli, Fleet & Mobility Manager di TIM e Presidente dell’Osservatorio Top Thousand.
Par partecipare, occorre inviare una mail a [email protected]