GasGas conquista l’Italia con le sue colonnine
Il nome è quasi ossimorico per GasGas Charging Community, start up sostenuta dal crowdfunding grazie al quale ha raccolto circa 350.000 euro e che si occupa di intallare e gestire e colonnine anche per conto di terzi. Con la sua community punta a un servizio di alta qualità, e individua punti strategici dove collocare le sue infrastrutture.
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GasGas Community Charging è una start up italiana che gestisce stazioni per la ricarica elettrica, entrata nel settore in maniera piuttosto aggressiva tanto che in sei mesi ha installato numerose infrastrutture all’interno del Bel Paese.
Dopo un 2021 di forte espansione, GasGas punta ancora più in alto con una strategia volta ad aumentare ulteriormente il numero di colonnine in Italia, facendole “scalare” la classifica dei Paesi con il più alto numero di infrastrutture.
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I PIANI DI GASGAS PER L’E-MOBILITY
Come detto, per il 2022 GasGas ha piani importanti, a partire dalla gestione di stazioni di ricarica anche per aziende terze. A inizio 2022, la rete della start up è composta da quasi 150 punti di ricarica in 28 siti.
Nello specifico, la società punta a distinguersi con caratteristiche dall’elevata qualità. “Prima di tutto parliamo di un’elevata affidabilità, perché le colonnine devono funzionare sempre” – dichiara Alessandro Vigilanti, co-fondatore e CEO di GasGas. “In secondo luogo è essenziale il presidio di location che permettono di valorizzare al meglio il tempo di attesa per la ricarica: centri commerciali, importanti catene di ristorazione, palestre, alberghi, officine e stazioni di servizio“.
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DOV’È GASGAS?
Oggi le colonnine GasGas si trovano sopratutto nei pressi di brand quali Old Wild West, Doppio Malto, nonché vicino al Serravalle Design Outlet.
Sono quindi tutte attività commerciali che possono contare su flussi elevati e costanti di persone.
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IL SUCCESSO DEL CROWFUNDING
Tra i punti distintivi, e di forza, di GasGas c’è la rete di e-driver, di cui molti sono diventati soci per merito di un round di “equity crowfunding” che ha avuto molto successo nel 2021.
Ed è grazie alle indicazioni degli utenti che la rete di GasGas è riuscita a espandersi in modo così veloce ed efficiente: sono loro, infatti, che danno modo alla start up di individuare i luoghi più adatti per installare le colonnine.
Inoltre, chi guida auto elettriche e ibride plug-in ha assoluta necessità che gli impianti siano sempre funzionanti, e che i malfunzionamenti e disservizi siano segnalati tramite app per evitare brutte sorprese quando si arriva sul posto.
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NUOVI OBIETTIVI
Nel corso del 2021, GasGas ha raccolto 700.000 euro, metà dei quali derivati dalla grande campagna di crowdfunding citata sopra.
Per continuare la crescita, è prevista una nuova campagna questa volta riservata a investitori professionali. A fine 2021, inoltre, la start up ha acquisito Easycharge Srl, operatore attivo dal 2019 nella realizzazione di punti di ricarica per veicoli a batteria che conta già su una rete operativa e di competenze qualificate.
E pare che nel 2022 GasGas stia valutando altre acquisizione. Questo rientra nell’obiettivo di far crescere l’Italia: secondo i dati Motus-E di febbraio 2022, l’Italia è al quinto posto in Europa per numero di colonnine con 26.024 punti di ricarica, quattro posizioni dietro i Paesi Bassi, che sono primi con 82.172 punti di ricarica.
Un buon risultato, penalizzato però dalla scarsità di stazioni di ricarica fast e ultra-fast, soprattutto in autostrada (ne abbiamo parlato qui); e dalla disomogeneità di distribuzione, focalizzata soprattutto al nord. GasGas, quindi, è al lavoro anche per colmare questi divari.
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