Il valore della gender equality, l’intervista a Serena Farina
Serena Farina, presidente di Eco Certificazioni, ha le idee chiare: “Riconoscere e sfruttare le diversità e le peculiarità delle persone è un elemento cruciale per tutte le organizzazioni che vogliono accrescere l’innovazione”.
In questo articolo
- L'INTERVISTA ALLA PRESIDENTE SERENA FARINA
- È stata l’esperienza in un ambiente dove le donne ancora faticano ad affermarsi a spronarla?
- Veniamo ad aspetti più pratici, quali sono le iniziative di ECO in tema di parità di genere?
- Avete anche seguito l’iter di certificazione per l'attestazione della Parità di Genere, cosa significa?
- È anche impegnata con l’Associazione Valore D, ce ne parla?
- Quali sono i progetti futuri di ECO Certificazioni per promuovere la gender equality?
In occasione della Giornata della Donna, l’8 marzo, Fleet Magazine vi presenta Serena Farina, presidente di ECO Certificazioni da quasi un anno (l’anniversario cadrà in maggio), ospite il 14 aprile del Pink Motor Day, che racconta cosa significa essere al vertice di un’azienda che ha scelto di mettere la gender equality al primo posto.
ECO Certificazioni, organismo Accreditato per la valutazione di conformità, che offre servizi di Certificazione, Ispezione e Omologazione in ambito qualità, sicurezza ed automotive, è un’eccellenza italiana (che Farina definisce una “mosca bianca” in tema di parità di genere) con uffici in Italia, UK, Emirati Arabi e Cina.
L’azienda, fondata dall’Ing. Carlo Farina nel 1996, negli anni ha raddoppiato il fatturato, triplicato il numero di dipendenti e aumentato costantemente il numero dei collaboratori.
L’INTERVISTA ALLA PRESIDENTE SERENA FARINA
“Sono cresciuta con un ingegnere e da bambina giocavo tra i tecnigrafi nello studio del mio papà, con la mia mamma che ricopriva da sola mille ruoli”, e dopo aver ricoperto ruoli operativi in diversi ambiti, Farina passa alla vicepresidenza dell’Automotive già nel 2018.
È stata l’esperienza in un ambiente dove le donne ancora faticano ad affermarsi a spronarla?
Esatto. È stato un periodo molto formativo, ma è un settore prevalentemente maschile. Ho sentito di non essere all’altezza di una situazione o di un obiettivo solo perché donna, spesso mi scambiavano per l’assistente dei colleghi uomini. Ma erano loro a correggere, ero io il loro capo, e così mi hanno permesso di credere che fossimo pronti al cambiamento.
Veniamo ad aspetti più pratici, quali sono le iniziative di ECO in tema di parità di genere?
Mio padre non si è mai posto limiti di genere nella scelta del personale, proprio quest’anno abbiamo raggiunto davvero la gender equality, con il 50% di dipendenti donne. È stato un traguardo personale molto importante, non solo a livello corporate.
Inoltre, da anni promuoviamo la parità salariale, ma anche l’occupazione di cariche manageriali da parte di donne e offerto cre estivo e doposcuola gratuito alle mamme e ai papà di ECO.
Avete anche seguito l’iter di certificazione per l’attestazione della Parità di Genere, cosa significa?
Sì, esatto, la ISO 30415. Con questo standard internazionale le imprese possono dimostrare il proprio impegno. E c’è anche un importante vantaggio competitivo. Secondo il Diversity Brand Index 2021, il 55,5% degli italiani è attento alle tematiche delladiversity, l’88% sceglie brand inclusivi.
Il PNRR definisce la parità di genere in Italia come una priorità e ha destinato 10 milioni di euro alle aziende perché riducano il gender gap.
È anche impegnata con l’Associazione Valore D, ce ne parla?
Molto volentieri. Valore D è la prima associazione di imprese che promuove l’equilibrio di genere e una cultura inclusiva per la crescita delle aziende e del Paese. E i dati ci danno ragione. Il 50% delle manager che ha partecipato ai programmi di mentorshipdi Valore D ha avuto un avanzamento di carriera entro i 18 mesi e l’87% delle aziende associate ha attivato piani di welfare aziendale. Per 74% di queste Valore D è stata fondamentale nel realizzare un piano di inclusione.
Quali sono i progetti futuri di ECO Certificazioni per promuovere la gender equality?
Diventeremo certificatori volontari per l’ISO 30415 e promuoveremo i percorsi formativi offerti da Valore D a tutta la popolazione aziendale.
Poi un progetto in cui credo e che ho voluto molto, offrire borse di studio per le ragazze nelle materie STEM. Le donne nelle STEM sono sempre di più e devono essere loro il motore del cambiamento. Vogliamo scommettere su di loro e sulla loro determinazione.
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