Auto elettrica, la nuova frontiera di MSC Crociere
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In ottica di gestione parco auto, le priorità sono cercare di contenere i costi e, allo stesso tempo, offrire ai driver maggiori contenuti in termini di servizi e sicurezza. Con un occhio di riguardo alle nuove frontiere dell’auto elettrica. È il punto di vista di MSC Crociere, nota compagnia di crociere che in Italia ha sede a Napoli.
A presentarci la car policy e le peculiarità è il Fleet Manager Vincenzo De Pasquale. Che sottolinea una forte vocazione verso la riduzione delle emissioni, obiettivo concreto per buona parte dei Fleet Manager, che in materia elaborano linee guida green ben precise.
UNA CAR POLICY CHIUSA
“Mi occupo prioritariamente della gestione del parco auto interno di MSC Crociere, costituito da 50 veicoli aziendali assegnati in fringe benefit più un furgoncino utilizzato per portare il materiale alle fiere” spiega De Pasquale
La car policy messa a punto dalla direzione generale è chiusa. “Siamo noi a proporre un determinato tipo di veicoli in base agli accordi commerciali con le Case auto” precisa De Pasquale, che indica nel Gruppo FCA il Costruttore attuale di riferimento. In ottica di gestione parco auto, “tutti i contratti – commenta il manager – sono stipulati a 36 mesi e 90mila chilometri”.
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LA TRIANGOLAZIONE
La trattativa di definizione della car policy è molto articolata e prevede un confronto con la Casa auto, le concessionarie del posto e le società di noleggio (LeasePlan e Leasys). “Ognuno – spiega De Pasquale – riesce a darci un aiuto per fissare il canone. Anche i grandi dealer, spesso, riescono a riconoscerci un piccolo sconto”. Il loro apporto, però, è cruciale soprattutto in relazione al post vendita.
ROTTA VERSO L’ELETTRICO
La strada futura, con certezza, sarà quella dei veicoli elettrici. “Da qui a cinque anni – immagina De Pasquale – sono sicuro che li avremo inseriti nella nostra flotta”.
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Al momento, però, permangono non pochi ostacoli nella strada verso la realizzazione di questo proposito. “Ho provato alcuni veicoli totalmente elettrici – argomenta il Fleet Manager di MSC Crociere – e quel che ci spaventa è la completa assenza di infrastrutture al Sud Italia, insieme all’autonomia ancora molto limitata delle batterie”.