Confermati gli incentivi Euro 6: bonus anche per benzina e diesel
Il Decreto Rilancio è legge. Confermato il piano di incentivi per agevolare l’acquisto di auto nuove e rinnovare il parco circolante. Incentivi validi anche per le vetture Euro 6, benzina, diesel e ibride, con emissioni di CO2 fino a 110g/km.
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Approvato anche dal Senato, il Decreto Rilancio è ora legge dello Stato. Il piano, ideato per aiutare l’economia provata dall’emergenza Covid-19, entrerà ufficialmente in vigore dal 1° agosoto 2020. Al suo interno, anche il pacchetto di incentivi per il rilancio dell’automotive, settore tra i più colpiti dalla crisi.
Approvati anche gli incentivi finalizzati all’acquisto di vetture classe Euro 6, benzina, diesel e ibride. Misura che si pone l’obiettivo di favorire il ricambio del parco circolante italiano, tra i più vetusti d’Europa, nonché di ridurre lo stock di circa 500.000 veicoli invenduti fermi nei concessionari.
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GLI INCENTIVI PER LE EURO 6
Il piano di aiuti stanziati dallo Stato corrisponde a una somma di 50 milioni di euro e prevede bonus fino a 3.500 euro per tutte le auto Euro 6 e fino a 10.000 euro per i veicoli elettrici. In vigore dal 1° agosto, l’agevolazione sarà erogata per gli acquisti che si effettueranno entro la fine del 2020. Requisito imprescindibile per accedere all’incentivo è la rottamazione di un’auto vecchia di almeno 10 anni, altrimenti la cifra concessa sarà dimezzata. Le Euro 6 compatibili con il bonus sono quelle che presentano emissioni comprese tra 61 e 110 g/km di CO2 e il cui costo, al netto dell’IVA, non supera i 40.000 euro.
In sintesi, grazie agli incentivi, rottamando la propria auto più vecchia di 10 anni, sarà possibile acquistare una nuova automobile di classe Euro 6 con 1.500 euro di bonus statale più sconto del concessionario di 2.000 euro, per un totale di 3.500 euro d’incentivo. Senza rottamazione, invece, l’acquisto di una Euro 6 sarà agevolato da un bonus statale di 750 euro e da uno sconto del concessionario di 1.000 euro, cioè 1.750 euro in totale.
Il commento UNRAE
L’ufficializzazione degli incentivi ha ricevuto il plauso di Unrae, il cui Presidente Michele Crisci ha dichiarato: «Con questi incentivi si permette concretamente la ripresa del comparto e, con l’inserimento degli Euro 6, si contribuisce ad un processo di sostituzione di un parco auto circolante tra i più vecchi d’Europa».
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«Il merito di questa norma – ha concluso Crisci – è di aver assunto come obiettivo una ripresa del settore in senso ampio, un obiettivo che però nel medio termine richiederà nuovi ed ulteriori sforzi, fiscali, tecnologici e infrastrutturali e di visione di cui Unrae ravvisa una forte urgenza e che, per quanto di nostra competenza, ci vede fin da ora disponibili al confronto e alle proposte concrete».
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