Gli strumenti della sicurezza
Gli pneumatici giusti, un programma di manutenzione predittiva e un servizio di ricalibratura degli Adas: ecco gli strumenti indispensabili per la sicurezza della flotta.
In questo articolo
Sicurezza è un concetto concreto, che richiede azioni pratiche e strumenti precisi. La formazione è indispensabile ai fini di aumentare la sicurezza stradale delle flotte, ma non basta. È necessario anche affidarsi ai partner giusti.
È necessario, ad esempio, assicurarsi che il veicolo sia sempre ben piantato su strada; che il suo funzionamento sia costantemente monitorato e che, in caso di bisogno, i sistemi di assistenza alla guida vengano riassestati nel modo corretto.
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L’importanza degli pneumatici
Cominciamo, letteralmente, dal basso. Per essere più precisi, dagli pneumatici. Ossia, ci ha spiegato Daniele Bertolo, Product Marketing Specialist and Training di Pirelli, «dall’unico elemento di contatto tra la nostra vettura e l’asfalto».
Quelle che comunemente chiamiamo gomme, sono l’unica cosa che ci tiene incollati alla strada, che ci permette di procedere nella giusta direzione e di tenere il mezzo sotto controllo. Va da sé che, conclude Bertolo, «pneumatici efficienti, controllati e di qualità siano un elemento fondamentale per la sicurezza di tutte le persone a bordo».
Approfondisci: La sicurezza comincia dagli pneumatici
Prevenire è meglio che curare
Saggezza popolare vuole che agire con anticipo sia sempre preferibile al cercare riparo una volta che il danno è fatto. Modus operandi che, nel mondo automotive, si concretizza nella manutenzione predittiva, quella cioè, che anticipa le anomalie dell’auto, segnalandole al driver e ai tecnici.
È la magia della telematica, ci ha spiegato Simone Guidi, Manager Director di CSM 360: «la telematica di bordo ci invia i dati relativi ad anomalie elettroniche e noi trasformiamo questi dati in azioni proattive». Così il guasto si risolve ancor prima che accada, «il che garantisce la sicurezza delle persone a bordo e anche la sicurezza del bene aziendale, evitando danni seri alla vettura».
Senza dimenticare la calibratura
È innegabile il contributo che gli Adas offrono nel garantire la sicurezza di driver e veicoli. Quel che non ancora tutti sanno, però, è che per funzionare bene – e dunque esser sicuro – un Adas deve essere calibrato nel modo giusto. Deve, cioè, essere riassestato o per lo meno controllato dopo ogni intervento manutentivo.
Non è dunque il driver a dover o potere tenere sotto controllo la calibratura degli Adas, un lavoro che richiede conoscenze e know how specifici. Per questo motivo, sottolinea Michele Mandarino, amministratore K4S, «è importante rivolgersi al giusto interlocutore e avere coscienza che le vetture moderne hanno delle necessità riparative e manutentive diverse dal passato».
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