Il noleggio tra globalizzazione e sostenibilità
La 7a edizione del Global Fleet Survey ha coinvolto 127 gestori di flotte per delineare i trend globali e il futuro del noleggio aziendale: ecco quali sono i risultati emersi per l'Europa
In questo articolo
Giunto alla sua 7a edizione, il Global Fleet Survey quest’anno ha condotto il suo sondaggio coinvolgendo 127 gestori di flotte che operano anche a livello globale.
Mercati sempre più ampi ed economie su larga scala hanno infatti avuto conseguenza diretta sulle flotte: se già oggi l’1,66% degli intervistati gestisce già la propria flotta con una prospettiva globale, la quota di Fleet Manager e gestori che intende farlo nei prossimi anni ha raggiunto il 23%.
Secondo aspetto fondamentale è la sostenibilità: il 70% degli intervistati ha tra i suoi interessi primari quelli legati all’ambiente, confermando l’importanza di allineare la strategia Fleet & Mobility con gli obiettivi globali di Corporate Social Responsibility (CSR) aziendale.
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IN EUROPA FOCUS SU COSTI E AMBIENTE
Le flotte in Europa sono in prima linea nelle iniziative di sostenibilità ambientale ed economica: secondo il sondaggio è ormai diffusa la volontà delle aziende di aumentare la propria CSR aziendale senza inficiare i propri budget.
Più della metà (55%) dei gestori intervistati ha tra i propri obiettivi quello di ridurre i costi della flotta, il che significa che ogni spesa viene valutata con maggiore attenzione. Carburante, assicurazioni, costo dei pneumatici e servizi di gestione della flotta devono essere gestite in quanto categorie di spesa individuali per far sì che emergano eventuali spese extra-budget.
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OBIETTIVO DI RISPARMIO AL 5,3%
L’obiettivo di risparmio medio in Europa è del 5,3%, che è inferiore sia al 2020 che al 2021, anni che hanno visto le aziende cercare disperatamente di ridurre i costi a causa del rallentamento economico causato da Covid-19.
Un obiettivo di risparmio minore, però, non è necessariamente una buona notizia per l’economia aziendale: le pressioni inflazionistiche e l’aumento dei costi per la gestione della flotta, infatti, potrebbero aver influenzato gli obiettivi dei gestori, consapevoli di dover sostenere costi maggiori non necessariamente a fronte di maggiori investimenti.
OEM O SOCIETÀ DI NOLEGGIO?
Il 52% delle flotte si rivolge ai produttori di veicoli per ottenere risparmi diretti, mentre il 60% incarica le proprie società di noleggio di fare tagli al budget.
Sul versante finanziario, il full service leasing rappresenta il 95% delle flotte in Europa, con aziende che si rivolgono, mediamente, a 4,2 società per il proprio parco auto (meno rispetto alla media dello scorso anno). Questo perché rivolgendosi a un numero inferiore di fornitori i Fleet Manager hanno puntato a contattare condizioni migliori.
CAMBI NELLE FORNITURE
Più del 10% delle flotte in Spagna, Germania, Francia, Italia, Polonia, Svezia, Belgio, Svizzera e Paesi Bassi stanno cercando di cambiare società di leasing.
Un terzo (34%) delle flotte europee prevede di aumentare il numero di veicoli entro la fine di quest’anno, un aumento significativo rispetto al 2021 (20%), mentre solo il 22% prevede un calo delle dimensioni della flotta.
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ELETTRIFICAZIONE, LO STATO DELL’ARTE
L’attenzione alla sostenibilità ambientale – ma anche le politiche europee – sta portando le flotte a rivedere composizione delle proprie motorizzaizoni. Il 90% dei gestori prevede di aggiungere veicoli elettrici a batteria, il 52% adotta già PHEV.
Inoltre, l’85% intervistati ha in programma la diminuzione dei veicoli con motori a combustione interna impiegati (l’anno scorso era solo il 71%).
Complessivamente, l’11% delle flotte ha già limiti di emissioni di CO2 inferiori a 60 g/km e il 33% introdurrà questa soglia entro il 2025. Le emissioni medie odierne delle flotte europee sono le più basse di qualsiasi regione del mondo (119 g/km).
Il 47% delle aziende ha già coinvolto fornitori di micromobilità, il 48% attività di carpooling e il 38% car sharing per gli spostamenti casa-lavoro.
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