GOCar continua a puntare sulla sostenibilità, tra crescita e ostacoli
Nonostante le varie difficoltà, soprattutto infrastrutturali, quello della mobilità elettrica è un mercato in continua crescita. Ecco perché GOcar continua a puntare sulla sostenibilità e sulla sua missione di svecchiare il parco auto, accompagnando i clienti nel difficile processo della transizione energetica.
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Puntare sulle auto elettriche ed elettrificate oggi potrebbe sembrare fallimentare, ma è ormai chiaro che rappresentano il futuro. Questo è chiaro a GOCar, la società di noleggio a lungo termine (di cui abbiamo intervistato il CEO Piero Navone), che crede in questa tecnologia e vuole accompagnare i suoi clienti nel difficile processo di transizione ecologica.
Del resto, i dati parlano chiaro: nel 2021 la mobilità elettrificata è cresciuta notevolmente, non solo per quanto riguarda le auto, ma anche la cosiddetta “micromobilità” e la mobilità urbana. Ecco, quindi, che nel 2022 si punta a fare ancora meglio.
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UN MERCATO DI VALORE
Quello dell’elettrificato è un mercato di grande valore, per il mercato, per gli utenti stessi. Basti pensare che in Europa, nel 2021, la mobilità sostenibile ha generato 45 miliardi di euro, dove per mobilità sostenibile non s’intende solo quella con le cosiddette motorizzazioni green, ma anche la mobilità condivisa (car sharing e noleggio).
Secondo McKinsey, società internazionale di consulenza manageriale, il tasso di crescita annuale legato alla mobilità condivisa arriverà a superare il 20% entro il 2030. Una crescita, insomma, costante, anche in Italia, e nonostante il COVID.
Riguardo alla mobilità elettrica, il valore è poi grande anche per chi la utilizza. Anche per questo GOcar si propone di accompagnare il cliente nella transizione energetica, primo facendogli capire qual è la soluzione più adatta a lui in questo momento, ma soprattutto “istruendolo” su come funziona, come utilizzarlo al meglio, e quali sono i vantaggi – soprattutto a lungo termine.
Questo a partire dalla manutenzione: secondo uno studio di Otovo, azienda norvegese che si occupa di installare impianti fotovoltaici, la ricarica domestica (soprattutto con fotovoltaico) permette di risparmiare 1.000 euro l’anno.
Ma anche senza impianto fotovoltaico, e nonostante i vari rincari, la ricarica elettrica è più conveniente, e nel Bel Paese ricaricare una BEV costa 14 volte in meno che un pieno di benzina. Questo perché il costo al km della ricarica di un veicolo elettrico parte da 0,0084 euro (con energia solare), mentre chi guida un’auto a benzina spende 0,1176 euro.
Per questo, la società di noleggio guidata da Piero Navone ha pensato di proporre soluzioni di ricarica domestica e aziendale, ricercando il miglior partner, per permettere al cliente la miglior user experience, fedeli al motto “Guida senza Pensieri”.
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SVECCHIARE IL MERCATO
Così facendo, GOcar continua il suo impegno alla sostenibilità, volto soprattutto a svecchiare il parco auto italiano. Ricordiamo che in Italia ci sono 38 milioni e mezzo di automobili con età media di 11 anni e mezzo, e 4,5 milioni di LCV con età media di 13,6 anni.
Un dato allarmante che, se purtroppo non considerato dallo Stato, è proprio grazie all’impegno degli operatori del settore che può essere migliorato. Ormai sappiamo che queste auto, dai listini certamente non democratici, sono vendute spesso sotto formula di Noleggio a Lungo Termine (soprattutto le PHEV), ed è quindi chiaro il ruolo di GOcar e dei suoi competitor in questo delicato momento storico.
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