Henry Schein Krugg viaggia in elettrico con la BMW i3
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Henry Schein Krugg e auto elettrica: un binomio che si concretizza attraverso una BMW i3. L’azienda specializzata nella distribuzione di prodotti e servizi per odontoiatri e odontotecnici (settore in cui opera da oltre 30 anni) e con sede a Buccinasco, alle porte di Milano, ha infatti inserito nel proprio parco la “zero emissioni” premium bavarese due anni fa e ora l’ha brandizzata.
Per comprendere quali sono nel concreto i vantaggi di avere nella propria flotta un’auto elettrica per l’azienda, abbiamo intervistato l’HR Director, Maurizio Capogrosso.
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BMW I3: UNA SCELTA RAGIONATA
“Per Henry Schein, la sostenibilità è un tema importante. Incoraggiamo pratiche sostenibili in tutte le nostre aziende, perché un ambiente sano significa una comunità più sana. Poiché i membri del nostro Team Schein devono essere più spesso nei centri cittadini, un’auto elettrica ha molto senso per noi”.
“In aggiunta, c’e’ questa ‘pollution charge’ in vigore da qualche anno nel centro cittadino di Milano e la necessità da parte dei nostri dipendenti di andare spesso in quella zona” specifica Capogrosso.
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Perché proprio BMW i3? “Perché è un’auto progettata ad hoc attorno a un motore elettrico e, in aggiunta, il brand ci ha dato garanzie ben precise in termini di robustezza e funzionalità”. Promesse mantenute in pieno. “In due anni abbiamo percorso 9.000 km, in prevalenza dalla nostra sede di Buccinasco fino al centro di Milano” continua Capogrosso.
Altre caratteristiche vincenti della vettura sono soprattutto la semplicità di guida e la silenziosità, che determinano, tra gli altri benefit, uno stress minore per i dipendenti. “I driver sono entusiasti anche per la facilità nel trovare parcheggio e le prestazioni che offre” puntualizza l’HR Director.
Il fatto di averla brandizzata non è casuale. “Lo abbiamo fatto per dare visibilità al nostro marchio, e per lanciare un messaggio ben preciso sul costante impegno green della nostra azienda”.
RICARICA E FUTURO
La ricarica della BMW i3 avviene all’interno della sede di Henry Schein Krugg, oppure attraverso le colonnine pubbliche milanesi.
“Principalmente, dato che l’autonomia è molto elevata – oltre 200 km – l’auto viene ricaricata la sera, nel parcheggio aziendale. Anche quando durante il giorno viene utilizzata molto, può infatti contare su un sistema di recupero che permette, attraverso un generatore di corrente autonomo, di proseguire la marcia” specifica Capogrosso.
Per ora, però, la i3 rimarrà l’unica auto a zero emissioni all’interno della flotta di Henry Schein. “Le nostre zone operative sono macro aree e quindi, ad oggi, l’autonomia dell’elettrico non consente ancora di soddisfare le nostre esigenze completamente” conclude l’HR Director.