Il noleggio di Hertz punta a semplificare la mobilità elettrica
Niente ansia da ricarica, niente attivazione complicata delle colonnine: il noleggio elettrico di Hertz punta alla massima semplicità, e si pone come banco di prova per chi l'elettrico non l'ha mai guidato
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Con circa il 20% di tutta la flotta composto da veicoli elettrici, tra gli operatori RAC Hertz è tra quelli più avanti nella cosiddetta transizione energetica, con l’intenzione dichiarata di giocare il ruolo di player attivo nel diffondere i veicoli elettrici e proponendosi come banco di prova reale.
Per questo, il noleggio di Hertz dedicato alle auto elettriche è votato il più possibile alla semplicità, con un pacchetto completo che include anche il tag NFC realizzato insieme a Sheel per attivare il 98% di tutte le colonnine italiane.
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UN NOLEGGIO PENSATO PER PRIVATI E AZIENDE
Il noleggio elettrico di Hertz è pensato per semplificare la vita di chi utilizza queste vetture. Dichiara infatti la stessa Hertz Italia che, soprattutto lato aziende, la gran parte di chi sceglie vetture elettriche da noleggiare non ne ha mai guidata una prima.
Consapevole delle differenze di approccio, soprattutto per quanto riguarda il rifornimento, Hertz permette di monitorare tutto tramite app: ricarica del veicolo, ricerca delle colonnine e attivazione delle stesse, quest’ultima resa ancora più semplice dalla presenza del tag NFC che è sufficiente appoggiare sulla colonnina, e poi attivarla. Per quanto, comunque, rimane assurdo che le colonnine non siano dotate di POS, ma questa è un’altra storia.
La ricarica viene poi contabilizzata in una fattura differente, in modo da avere sempre chiaro quanto si è speso nella ricarica. La politica prevede inoltre che l’auto sia riconsegnata con almeno il 75% di carica della batteria, quindi un po’ più flessibile rispetto alle auto a combustione interna e che, basandoci sui dati riportati, permette a 2 noleggi su 3 di non usufruire minimamente della ricarica, in quanto i km percorsi con le auto a breve termine non sono esagerate.
Merito anche della flotta Hertz, tutta orientata a quello che si potrebbe dire premium, ma anche qui in una nuova ottica. Se con la combustione interna, le aziende erano orientate a dividere le auto in base alla tipologia di fascia e di prezzo, oggi c’è necessità di cambiare questa mentalità. L’esempio è il classico impiegato commerciale che deve percorrere molti km, e per cui serve un’auto come la Tesla Model 3 o la Polestar 2 – le due di punta della flotta – e questo anche se sono premium.
La presenza di queste due vetture, così come della Model Y, della Volkswagen ID.3 o della Hyundai Kona, mostra una flotta con range di autonomia alti, che quindi consumando poca percentuale di batteria riescono a coprire molti km. E sono, appunto, l’occasione per test drive più realistici ed approfonditi tanto della vettura elettrica quant0 dell’infrastruttura. Non mancano comunque proposte più cittadine, come la Fiat 500 elettrica o la DS 3 E-Tense.
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COME CAMBIA IL RAC
Ma Hertz cambia anche perché cambia il RAC, che nel 2023 torna a crescere dopo le difficoltà degli scorsi anni. Che non mancano, e che portano a prezzi ancora piuttosto elevati: “Sicuramente c’è ancora una situazione legata alla disponibilità della flotta, che spinge l’offerta a essere ridotta rispetto alla domanda e questo, essendo su un mercato aperto, porta indubbiamente i prezzi ancora sopra rispetto alla media che abbiamo visto nel 2019. C’è anche da dire che le auto sono grandemente più costose rispetto a i prezzi e i costi che venivano sostenuti in era pre-pandemia” spiega Massimiliano Archiapatti, Amministratore Delegato Hertz Italia.
Ma il RAC cambia anche perché il mondo dei viaggi e del turismo è cambiato: se prima c’erano le ferie fisse, ad agosto in Italia e a luglio in Germania e nei paesi nordici, oggi soprattutto i giovani creano “opportunità di turismo continuo”; al contempo, tornando al mondo aziendale, la continua scarsità di prodotto, e altre nuove esigenze, portano sempre più a richiedere offerte specifiche, oltre a una tuttora persistente riduzione delle offerte di lavoro.
Così il RAC, continua Archiapatti, “si sta spostando su una durata e una flessibilità differente rispetto a quella che vedevamo prima. Sicuramente le attività svolte in via telematica nel corso del periodo Covid hanno trasformato una parte dell’attività in attività da remoto e quindi le trasferte. Effettivamente per le attività di viaggio d’affari si sono un po’ ridotte in termini di durata, ma come numerosità stiamo vedendo nel corso degli ultimi mesi dei buoni trend.”
Ciò si traduce nelle già citate opzioni di personalizzazione dell’offerta del noleggio, ma anche dell’allargamento dell’offerta subscription, la più flessibile di tutte; e anche del car sharing, con Hertz 24/7. Oltre che una sempre più evidente presenza di Hertz nel centro città, su tutti il nuovo centro di Firenze dove ci trovavamo per la prova del servizio elettrico.
“Per l’Italia abbiamo scelto già da diverso tempo di fare un’espansione fuori dagli aeroporti, in quello che chiamiamo appunto Hertz in città. Oggi siamo qui a Firenze, dove abbiamo presentato quello che è un nostro fiore all’occhiello del progetto, appunto essere in città con una nuova location, praticamente dirimpetto alla stazione di Santa Maria Novella, che ci sta dando già delle grandissime soddisfazioni. Un po’ perché serve un’attività leggera di davvero alto livello, con la presenza di ospiti internazionali davvero significativa, Ma anche perché, appunto, proprio in virtù della vicinanza con la stazione, crea delle grandissime opportunità anche per i viaggiatori d’affari“, conclude Archiapatti, tenendo a precisare che il fulcro dell’attività sono ancora agli aeroporti, ma alludendo alla possibilità di proseguire più comodamente la trasferta di lavoro, riducendo le perdite di tempo.
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