Da Bayon a Santa Fe, tutti i volti hybrid dei suv Hyundai
La ricca offerta di soluzioni elettrificate Hyundai spazia dal crossover urbano al grande suv 7 posti. Mild e full hybrid supportano basse emissioni di Co2, il plus del plug-in nell'elevata autonomia di marcia in elettrico
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Il cerchio dell’elettrificazione si chiude passando per quattro punti, quattro modelli in casa Hyundai a sviluppare – dalla prospettiva crossover e suv – un’offerta ampia per soluzioni a basse emissioni inquinanti.
HYUNDAI, UN MONDO DI HYBRID
Una proposta rivolta al mondo business articolata su più segmenti e formule di ibrido. Dal mondo della versatilità ritagliata sull’ambito urbano ai contenuti di pregio e l’elevata disponibilità di spazio del segmento D. Tra Bayon e Tucson, estremi della declinazione ibrida Hyundai con carrozzeria sport utility – dove non crossover, come il Bayon – ritroviamo soluzioni tecniche condivise.
Il mild hybrid è applicazione diffusa per un’elettrificazione semplice dei motori termici, benzina e diesel. Il full hybrid interpreta in modo assolutamente distintivo l’abbattimento drastico di consumi ed emissioni. Poi c’è la proposta ibrida plug-in, ritagliata nello specifico intorno a modelli come nuova Hyundai Tucson e Santa Fe. Come le varianti full hybrid lo schema tecnico, in aggiunta offrono un pacco batterie più potente. L’autonomia (estesa) in elettrico ringrazia.
ELETTRIFICAZIONE LEGGERA A 48 VOLT
Elettrificare la flotta diventa così un percorso semplice e con più alternative. A partire da Hyundai Bayon e l’offerta della motorizzazione turbo benzina 1.0 supportata dal mild hybrid a 48 volt. Intorno a un propulsore di recente progettazione, da 100 cavalli, opera il supporto dello starter-generatore a cinghia. Obiettivo: non sprecare energia durante le fasi di guida.
Così, recupera energia nelle fasi di rallentamento, attraverso il “super alternatore” e immagazzina la stessa in una compatta batteria a 48 volt. Diventa un surplus di energia per supportare il motore termico nelle fasi di accelerazione, nonché per estendere le fasi di guida in veleggiamento a motore spento, come anche lo start&stop operativo a velocità superiori a quelle prossime alla fermata dell’auto.
Un lavoro pregevole di innovazione tecnica ha portato Hyundai a sviluppare anche una trasmissione manuale automatizzata, ribattezzata iMT e disponibile sul crossover Bayon. Una gestione elettronica dell’innesto della frizione fa sì che si sommino i benefici della guida di un cambio automatico nelle fasi di start&stop a quelle de lla semplicità progettuale e ridotti costi di una trasmissione manuale.
La prospettiva Hyundai Bayon 1.0 T-GDI Hybrid 48 volt sfoggia emissioni di Co2 da 124 g/km, per consumi dichiarati da 5,2 lt/100 km. È il volto urbano dell’efficienza.
DA BAYON A KONA
Invariata nelle sue componenti, nel motore termico come nel supporto a 48 volt e le funzioni del mild hybrid, è un’unità motrice applicata anche in casa Hyundai Kona. Diversa lo è per la maggior potenza, 120 cavalli, dal turbo benzina anziché i 100 cavalli di Bayon. Un incremento che avviene a consumi ed emissioni invariati. In più, ecco l’affiancamento del mild hybrid al motore turbodiesel 1.6 litri da 136 cavali, per un extra di efficienza e bassi consumi: 4,7 lt/100 km il dato di riferimento, a fronte di 124 g/km di Co2 emessa, valore speculare alla proposta 1.0 T-GDI Hybrid 48v.
Kona, tuttavia, sviluppa un’altra prospettiva rispetto a Bayon. Si fa suv vero per le dimensioni in gioco, i 7 centimetri extra in altezza regalano una posizione di guida da sport utility urbano puro, a fronte di un’abitabilità interna grossomodo speculare tra i due modelli.
FULL HYBRID “DA GUIDARE”
Dove Hyundai Kona fa il salto di qualità è nell’offerta di una seconda vi a dell’elettrificazione. Sposa il mondo full hybrid con una soluzione convenzionale se si pensa alla disponibilità di un vero cambio meccanico. Il doppia frizione 7 marce consente una guida con il feeling di sempre, la possibilità di effettuare cambi marcia in prima persona o lasciar fare all’elettronica.
I 141 cavalli dello schema con motore benzina aspirato 1.6 litri realizzano emissioni di Co2 dichiarate a partire da 114 g/km e consumi nell’ordine dei 5 lt/100 km.
La batteria da 1,56 kWh è compattissima e non incide sostanzialmente sul peso del suv. Piuttosto, è una riserva d’energia preziosa, grazie alla quale Kona è in grado di operare per ampissimi frangenti della guida con la spinta del motore elettrico. Ancora, la formula full hybrid incrementa a dismisura le potenzialità del recupero energetico durante la decelerazione. La frenata rigenerativa è il “salto di qualità” rispetto al mondo mild hybrid.
TUCSON FULL DI EFFICIENZA: DAL MILD AL PHEV
Un gradino più su, segmento C dei suv, e il full hybrid è una delle due declinazioni dell’efficienza di Hyundai Tucson. Il mild hybrid 48 volt è della partita in abbinamento a motori termici altri per cubatura rispetto all’1.0 T-GDI. Spazio all’1.6 turbo benzina (150 Cv) o diesel (136 Cv), con emissioni ridotte a 130 g/km, valore di Co2 relativo a Tucson turbodiesel mild hybrid.
Diversa, la soluzione full hybrid, lo è se paragonata a Kona anzitutto per l’utilizzo di un nuovo cambio automatico 6 marce.
Le potenze in gioco sono di rilievo, c on 230 cavalli compresa la componente elettrica da 60 cavalli, motogeneratore alimentato dalla batteria da 1,49 kWh. Spinge forte, con trazione due o quattro ruote motrici, dimostrando non solo un’efficienza elevata ma prestazioni vivaci: 8″ in accelerazione sullo 0-100 km/h, 193 km/h. Sono i numeri ad affiancare consumi dichiarati a partire da 5,5 lt/100 km ed emissioni di Co2 da 125 g/km.
PHEV AD ALTA AUTONOMIA
Cambia un’unica variabile nel tradurre Tucson full hybrid in Tucson Plug-In Hybrid: la potenza della batteria. È una differenza che incide, poiché permette un’autonomia di marcia in elettrico di ben 62 km nel ciclo WLTP (74 km nel ciclo urbano), a fronte di una potenza di 265 cavalli. La batteria offre 13,8 kWh di energia e si ricarica in corrente alternata a 7,2 kW di potenza massima: meno di 2 ore quindi per una carica completa della batteria. Le emissioni di Co2? Appena 31 g/km.
SANTA FE A TUTTO SPAZIO
Valore quest’ultimo che cambia se la prospettiva diventa quella di Hyundai Santa Fe. Sette posti, segmento D e spazio extra rispetto al mondo Tucson, declina l’offerta elettrificata nelle medesime soluzioni full e plug-in hybrid.
L’autonomia di marcia in elettrico di quest’ultimo è di 58 km nel ciclo WLTP, valore che aumenta a 69 km se l’analisi si ritaglia sul ciclo urbano. Identica specifica di batteria, di caricatore di bordo, nonché di potenza del sistema: 265 cavalli. Le emissioni di Co2 sono omologate in 36 g/km, il tutto con la versatilità di un suv 7 posti.
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