Hyundai non abbandona il termico: “Nessuna alternativa”
"Non abbiamo alternative", ha spiegato ad Albert Biermann: il problema non è la tecnologia, ma l'infrastruttura di ricarica. Ecco perché Hyundai continuerà a lavorare sul motore termico, sugli e-fuels e sull'idrogeno.
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“Stiamo proseguendo gli studi sui motori termici che rispetteranno le future normative in termini di emissioni. Non abbiamo alternative – ha spiegato ad Albert Biermann, consulente tecnico del marchio, intervistato da CarExpert – Non possiamo abbandonare questa soluzione, siamo un brand globale e siamo consapevoli che l’infrastruttura per i modelli elettrici non sarà sufficiente in alcuni Paesi nei prossimi anni”.
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MANCANO LE INFRASTRUTTURE
Hyundai, comunque tra i brand che più investono sull’elettrico oggi, continua a lavorare sul motore termico, con nuovi aggiornamenti e tecnologie che permettano di renderlo sostenibile tanto quando la spina, che sappiamo non essere ancora poi così green.
Anche perché il problema è non tanto nello sviluppo, quanto nella possibilità di utilizzare le nuove vetture elettrificate, con un’infrastruttura di ricarica disomogenea e non sempre funzionante (come ha anche dimostrato il nostro viaggio lungo le strade di mezza Europa a bordo di una 500 elettrica).
LE PROSSIME TAPPE
Prima di arrivare ad una gamma completamente elettrificata, sempre che ciò accada, grazie anche alle innovazioni in termini di e-fuels – Hyundai continuerà a perfezionare i propulsori esistenti al passo con le nuove normative antinquinamento.
Entro il 2026, infatti, arriverà l’Euro 7 e si continua a sperare in una diffusione sempre maggiore dell’idrogeno.
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