Mazda è il primo costruttore nella eFuel Alliance: l’elettrico non è l’unica via alla sostenibilità
La strada verso la sostenibilità non può limitarsi a una sola tecnologia. Al processo di elettrificazione della propria gamma, Mazda affianca la ricerca sulle motorizzazioni a idrogeno e alimentate da combustibili sintetici a impatto neutro.
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Entro il 2030 tutti i veicoli Mazda avranno una versione elettrificata. Strategia ormai comune alla quasi totalità dei produttori di automobili. L’elettrificazione, però, non è l’unica via alla sostenibilità. Per ridurre davvero l’impatto ambientale, sarebbe forse più utile un approccio multi-soluzione, che combini diverse tecnologie.
Ecco perché, entro il 2030, tutti i veicoli Mazda saranno elettrificati e non esclusivamente elettrici. Molti di essi, cioè, continueranno a essere dotati di un motore a combustione interna. “Perché non è il motore a essere sporco, ma ciò che brucia a renderlo tale” ha dichiarato Wojciech Halarewicz, Vice President Sales & Customer Service Mazda Motor Europe, all’evento digitale intitolato “La strada per la mobilità del futuro”, tenutosi il 24 giugno.
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eFUEL: SOLUZIONE PARALLELA ALL’ELETTRICO
“Come industria dobbiamo ridurre il più possibile le emissioni e per farlo non dobbiamo trascurare nessuna delle possibili strade a nostra disposizione” ha continuato Halarewicz. Non solo elettrico, dunque, ma anche idrogeno e anche motori termici alimentati da combustibili sostenibili.
Biocombustibili e eFuels, sostanze a bassissimo – o nullo – impatto ambientale derivate da materie prime alimentari, rifiuti o, nelle evoluzioni più recenti, da elementi ad alto contenuto di carbonio come alghe e biometano. Visione che ha portato Mazda a diventare il primo costruttore a entrare nelle eFuel Alliance, associazione che promuove l’idrogeno e i combustibili climaticamente neutri in termini di CO2.
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Già pronti all’uso
Il vantaggio dei biocombustibili sull’elettrico – che resta in ogni caso una valida via alla sostenibilità – ha sottolineato Giuseppe Ricci Director General Energy Evolution ENI e presidente Confindustria Energia, durante il webinar, è che si tratta di “una tecnologia già disponibile e già utilizzata. Che non richiede nuove costruzioni ma può utilizzare gli attuali motori a combustione interna e le infrastrutture di rifornimento già esistenti”.
Inoltre, ha proseguito Ricci, “l’utilizzo di biocombustibili derivati dagli scarti dei rifiuti, è particolarmente auspicabile in Italia, paese povero di materie prime e che si affida a servizi e discariche estere per lo raccolta e lo smaltimento dei proprio rifiuti”.
Gli acquirenti sono pronti?
La domanda a questo punto è se gli acquirenti siano pronti alla transizione green. Quella verso una mobilità elettrificata, ha spiegato Roberto Pietrantonio, Managing Director Mazda Motor Italia, è ancora ostacolata “dalla diffidenza verso qualcosa di ancora poco familiare, che richiede un cambio di mentalità. Oltre che dalla mancanza di infrastrutture di ricarica e da prezzi di listino troppo alti”.
Tuttavia, “la sensibilità da parte dei clienti sta aumentando. Seppur i trend di mercato dipenderanno da fattori esogeni come sviluppo della tecnologia e legislazione”. Il potere delle istituzioni è innegabile, lo abbiamo visto con il graduale abbandono del diesel a seguito dei più recenti divieti e, parallelamente, con il boom dell’elettrificato in seguito allo stanziamento degli incentivi statali.
https://youtu.be/K9ZlWNiz9bk
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