I francesi urlano, gli spagnoli strombazzano: tutto il peggio degli automobilisti europei
Il ‘Barometro 2020 della guida responsabile’ rivela i pregi e i difetti degli europei alla guida. I più prudenti sono gli inglesi, mentre è meglio non fare arrabbiare i francesi.
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Prima di partire per un viaggio è consigliabile informarsi sulle abitudini del popolo cui ci accingiamo a far visita. Studiamo cosa gli abitanti della nostra destinazione mangiano, si vestono e si divertono, perché non come guidano? È quel che ha fatto il ‘Barometro 2020 della guida responsabile’, realizzato da Ipsos per l’operatore stradale francese VINCI Autoroutes.
Lo studio ha analizzato i pregi e, soprattutto, i difetti di 12.400 automobilisti, provenienti da 11 diversi Paesi europei. Tra questi, mancano gli italiani che, al momento della realizzazione del sondaggio, erano impossibilitati a guidare causa arrivo del Covid-19. Resta comunque interessante scoprire cosa contraddistingue i nostri concittadini Ue al volante.
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CHI SONO I PEGGIORI TRA GLI AUTOMOBILISTI EUROPEI?
La competizione è a dir poco agguerrita. Basti pensare che ben un quinto dei conducenti interpellati (+1% rispetto al 2019) ha ammesso di essere sceso dall’auto per discutere con un altro automobilista. Da questo punto di vista, i più irascibili sono i polacchi, 37%; ben marcati dai francesi che per un quinto confessano di essere una persona diversa (peggiore) una volta saliti in auto. Non a caso, gli automobilisti di Francia sono quelli che urlano di più, 70% contro il 55% della media europea.
Meno rumorosi ma più pericolosi sono i greci, campioni di comportamenti imprudenti, come il guidare incollati all’auto che li precede, vizio del 47% degli intervistati. Gli svedesi, invece, vanno un po’ troppo veloce, senza neppure tenere lo sguardo sulla strada. La metà degli olandesi è solito sorpassare a destra, mentre il 66% degli spagnoli ha la mano pesante sul clacson. I più educati, nonché i meno pericolosi, sono gli inglesi.
Qualche dato positivo
La strada verso la buona condotta alla guida è ancora lunga, ma qualche progresso c’è. La percentuale degli automobilisti europei soliti superare i limiti di velocità scende di un punto rispetto al 2019, attestandosi all’88%. Diminuiscono del 3% coloro che non rispettano la distanza di sicurezza (61%) e solo due dei 14 indicatori di atteggiamenti pericolosi sono in aumento: parlare al telefono e smanettare con il GPS mentre si guida.