L’idrogeno: un’alternativa pragmatica per la decarbonizzazione
Non solo elettrico: anche l'idrogeno può dare il suo contributo alla decarbonizzazione, senza il problema dei lunghi tempi di ricarica. Si tratta di una tecnologia particolarmente apprezzata per i veicoli commerciali, che hanno necessità di spostare carichi anche pesanti e di non vedere compromessa la loro operatività.
La carenza di batterie elettriche Lcv ha riacceso l’interesse europeo per l’idrogeno come combustibile pulito per i trasporti.
Non è un caso che questo maggio la Commissione europea e 20 amministratori delegati di aziende che producono elettrolizzatori a idrogeno si siano impegnati a un aumento di dieci volte delle capacità di produzione di elettrolizzatoriall’interno dell’UE entro il 2025.
Il loro obiettivo è riuscire a produrre 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile ogni anno entro il 2030, aumentando l’approvvigionamento europeo di energia pulita e riducendo la dipendenza dal gas russo.
Secondo la Commissione, questo aprirà la strada per la produzione di idrogeno pulito su larga scala in Europa e favorirà la decarbonizzazione dei trasporti.
PERCHÉ GLI LCV A IDROGENO
Avvicinandosi le scadenze riguardanti il divieto di vendita di veicoli con motori a combustione interna, le flotte di veicoli commerciali devono affrontare scelte difficili. I furgoni elettrificati non sono abbastanza performanti in termini di prezzo e necessitano di tempo per la ricarica, cosa poco compatibile con un veicolo da lavoro sempre in movimento.
Ecco, quindi, l’offerta di Lcv a idrogeno. Lo scopo è offrire soluzioni per percorrere lunghe distanza a emissioni zero, consentendo il trasporto di grandi carichi senza perdere tempo durante la ricarica delle batterie.
STELLANTIS
Il gruppo Stellantis ha lanciato il nuovo Vivaro-e Hydrogen. Un furgone di medie dimensioni alimentato da una cella a combustibile a idrogeno, con un’autonomia WLTP ufficiale di 400km e un tempo di rifornimento da vuoto di soli tre minuti.
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Il veicolo a emissioni zero (la cella a combustibile a idrogeno genera la propria elettricità, con solo acqua come suo bi-prodotto) è già in servizio nella flotta di Miele, il produttore di elettrodomestici (in Germania) e con la società energetica Suez in Francia.
RENAULT
Anche Renault ha un veicolo a idrogeno pronto per il lancio a metà 2022. Il Master Van H2-TECH promette 12 metri cubi di volume di carico e un’autonomia fino a 500 km.
È importante sottolineare che Renault ha anche creato la joint venture HYVIA, con Plug Power per creare un ecosistema completo di idrogeno. Entro la fine di quest’anno, HYVIA sostiene che sarà pronta a vendere, affittare o noleggiare stazioni di rifornimento di idrogeno ai clienti.
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UN’INFRASTRUTTURA DA POTENZIARE
L’infrastruttura di rifornimento di idrogeno in Europa rimane estremamente limitata, anche se in crescita, con 158 stazioni da 700 bar e 60 stazioni da 350 bar. In Germania, H2 MOBILITY gestisce già oltre 90 stazioni e ha ottenuto finanziamenti per gestire 300 stazioni entro il 2030.
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