Il costo della mancata sicurezza
L’equazione è diretta: più è elevata la sicurezza della flotta, meno alti saranno il TCO dei veicoli e le spese da riservare a fermi e manutenzione straordinaria.
La sicurezza ha un costo, ma molto più alto è il costo di una mancata sicurezza. Un parco veicoli equipaggiato dei più recenti sistemi di assistenza alla guida e un team di driver adeguatamente formato ripagano gli investimenti richiesti. Più la flotta è sicura, meno peserà sulle finanze aziendali.
Alle società di noleggio, dunque, spetta la responsabilità di aiutare i Fleet Manager a rendere il proprio parco circolante il più sicuro – e dunque efficiente – possibile. Così come ribadito da Pietro Teofilatto, direttore area fisco ed economia Aniasa e, come ormai da tradizione, ospite speciale al Program Campus 2022.
Leggi anche: Il costo della (non) manutenzione
Quanto costa una flotta non sicura?
«La sicurezza è diventata un obbligo quotidiano per le società di noleggio, così come per le aziende e i loro driver». La sicurezza è un dovere: è questo il concetto che Teofilatto considera necessario ribadire, per agire poi di conseguenza, adeguando l’apparato tecnologico dei veicoli e preparandosi a gestire le emergenze.
«Pensiamo, ad esempio, allo stop di un veicolo dovuto a un guasto tecnico – afferma il direttore dell’area fisco di Aniasa – è un costo per tutti: per l’azienda cliente e per la società di noleggio. Per evitarlo, basta la telematica, che avvisa il driver in caso di malfunzionamento». La sicurezza, dunque, fa rima con digitalizzazione, ovvero con «la possibilità di monitorare l’andamento del veicoli» al fine della salvaguardia del mezzo e, ancor più importante, della tutela del dipendente.
***
CONTINUA A LEGGERE SU FLEETMAGAZINE.COM
Per rimanere sempre aggiornato seguici sul canale Telegram ufficiale e Google News.
Iscriviti alla nostra Newsletter per non perderti le ultime novità di Fleet Magazine.