Il Fleet Manager del mese: Criscitelli (AON)
Luca Criscitelli, Fleet & Mobility Manager, ci racconta della mobilità come servizio ai dipendenti: non solo l’auto, sempre centrale soprattutto in chiave sostenibile, ma anche TPL, scooter e bike -sharing.
In questo articolo
- Al servizio dei dipendenti
- C’è stato uno uno studio di fattibilità, o vi siete “buttati”?
- Un argomento scomodo. Abbiamo parlato di plug-in. Dati alla mano, se non vengono ricaricate, rischiano di consumare molto. Voi monitorate le ricariche?
- Quindi niente feedback negativi?
- La mobilità AON è solo auto?
- Biciclette, scooter, auto… sembra che i dipendenti AON si possano muovere davvero come vogliono.
- Per tutti? Anche per chi ha l’auto in benefit?
AON è leader mondiale nel brokeraggio assicurativo e nella consulenza per la gestione dei rischi, presente in oltre 120 Paesi, fornisce soluzioni per poter proteggere e far crescere il business dei propri clienti. Un’azienda intrecciata nel tessuto economico del Paese, con una capillarità sul territorio – oltre 26 sedi in tutta Italia, con 1900 dipendenti – che richiede una gestione attentissima della propria flotta, che infatti conta circa 450 veicoli.
A gestire questa flotta, puntando a supportare lo sviluppo della propria azienda così come AON fa con i propri clienti, c’è Luca Criscitelli, Fleet & Mobility Manager, che ha una strategia chiara e obiettivi ambiziosi.
“Siamo già passati al full electric per tutti i veicoli che girano nei centri città”, ci spiega, perché entro l’anno la sfida AON è quella di diventare una flotta (davvero) sostenibile: “Le nostre car-list nel corso di questi anni si sono trasformate molto, siamo passati da una flotta nel 2020 di 100% auto a gasolio, con una CO2 media di 180 grammi/chilometri, oggi abbiamo quasi dimezzato, siamo a 108. Nella mia testa devo chiudere il 2023 sotto i 100”.
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Al servizio dei dipendenti
C’è stato uno uno studio di fattibilità, o vi siete “buttati”?
La car-list è studiata dal team AON e da due anni a questa parte abbiamo deciso di creare due “segmenti”: sopra i 120.000 chilometri in 4 anni, resta il gasolio. Anche perché sono davvero poche le nostre percorrenze sopra questa soglia.
Sotto queste percorrenze, fino a 60.000 chilometri offro solo la possibilità di prendere elettrico, plug-in o ibrido. Ovviamente tutte le auto sono configurate da AON per venire incontro a tutte le esigenze con i più alti standard di sicurezza e Adas.
È matematica, ma se ci fossimo basati solo sull’analisi delle percorrenze e sugli spostamenti non avrebbe funzionato. Bisogna considerare dove sono collocate geograficamente le vetture: avendo sedi così diverse, ci sono zone con problemi legati alle infrastrutture di ricarica.
Quindi è stata fatta una mappatura tra la geografia e una delle percorrenze chilometriche. Incrociando questi dati, anche con le città in cui vivono i dipendenti, i nostri driver vengono canalizzati in queste car-list.
Un argomento scomodo. Abbiamo parlato di plug-in. Dati alla mano, se non vengono ricaricate, rischiano di consumare molto. Voi monitorate le ricariche?
Noi abbiamo sempre una mappatura aggiornata, ma sì ho l’intenzione creare una “challenge” sui consumi.
Al momento posso dirti che dando la ricarica libera in azienda [ci sono 26 punti di ricarica, ndr] e dando la possibilità di ricaricare su tutto il territorio [grazie alle card DKV, ndr], vediamo che i nostri driver non hanno problemi a ricaricare. Inoltre li diverse, diventa una sfida: chi consuma di meno, chi finalmente è riuscito a fare casa-ufficio e ritorno totalmente in elettrico. Sta piacendo.
Quindi niente feedback negativi?
No, anche perché do modo di vedere la car-list e soprattutto provarla, ospitando le Case auto e organizzando test drive. Ai miei driver faccio vedere che ci sono vantaggi nell’elettrico e il riscontro è positivo.
La mobilità AON è solo auto?
Certo che no. Stiamo facendo tante cose, a servizio del dipendente. Da un paio d’anni a questa parte abbiamo aderito, per la sede di Milano, al servizio di bike-sharing firmato Pirelli. Prenotabili tramite App, con diverse formule di noleggio, da un’ora alla settimana. Ovviamente gratuito.
La richiesta c’è e prima dell’estate abbiamo organizzato anche un evento per sensibilizzare molto i dipendenti sull’uso della bici. Di fatto stiamo ampliando il parco bici e stiamo spingendo questo servizio su altre sedi.
Da settembre anche gli scooter, 6 Seat Mó. Si parte sempre dalla sede di Milano, ma lo allargheremo. L’idea è di fornire oltre all’auto e alla micro mobilità, una media-mobilità.
Biciclette, scooter, auto… sembra che i dipendenti AON si possano muovere davvero come vogliono.
Creiamo welfare. Abbiamo anche una scontistica dedicata per tutti i dipendenti che vogliono acquistare un abbonamento al trasporto pubblico locale.
Per tutti? Anche per chi ha l’auto in benefit?
Certo. Se vogliono venire con il mezzo proprio bene, se vogliono fare l’abbonamento c’è la convenzione. La nostra idea è di puntare sulla mobilità, sui servizi, sull’offrire ai dipendenti delle soluzioni.
Organizziamo eventi per promuovere la mobilità elettrica, per far provare fisicamente la macchina ai nostri dipendenti. Siamo ottimisti riguardo lo scooter sharing, così come siamo stati contenti delle biciclette elettriche.
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