Il mese nero dell’automobile: a marzo in Europa -19%
L’Italia trascina verso il basso il mercato europeo delle autovetture nel primo trimestre dell’anno, complice un marzo disastroso. Nel primo trimestre, anche a causa della prolungata attesa degli incentivi, l’Italia registra la peggiore performance di mercato fra tutti i 30 Paesi europei con un calo del 24,4%.
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In Europa in generale, e in Italia in particolare, è un marzo da dimenticare per il mercato dell’auto, che chiude un primo trimestre 2022 con un calo in doppia cifra.
Nei 30 Paesi europei (UE+UK+EFTA) le immatricolazioni del mese di marzo sono scese a 1.127.077 unità contro 1.387.985 di marzo 2021, con una contrazione del 18,8%. L’Italia fa peggio, con un calo in marzo del -29,7%, secondo risultato peggiore dopo il -30,2% della Spagna.
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IN EUROPA 1 AUTO SU 3 PERSA IN ITALIA
Nel primo trimestre 2022 in Europa è stato registrato un calo del 10.6% delle immatricolazioni. Il totale è di 2.753.256 unità, pari a una perdita di quasi 330.000 auto rispetto al 2021. Di queste, circa 110.000 auto sono state perse nel solo mercato italiano.
Nel primo trimestre, complice la prolungata attesa degli incentivi, l’Italia registra infatti la peggiore performance di mercato fra tutti i 30 Paesi europei con un calo del 24,4%.
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MALE ELETTRICO E PLUG-IN
In termini di volume totale di immatricolazioni, l’Italia occupa il quarto posto fra i 5 maggiori mercati sia a marzo che nel trimestre. Ma nel mese scende all’ultimo posto nella penetrazione di veicoli “alla spina”. Ecco le quote di elettrici e ibridi plug-in nei principali mercati:
- Italia 8,7%
- Spagna 10,7%
- Francia 21,4%
- Regno Unito 22,7%
- Germania 25,6%
Sul fronte della transizione energetica, il Direttore Generale dell’UNRAE Andrea Cardinali chiede al Governo “un piano di sviluppo delle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici, non solo pubbliche, prevedendo detrazioni fiscali e più celeri processi burocratici di autorizzazione che ne accelerino l’installazione anche da parte dei privati, sia singoli consumatori che condomìni o imprese”.
Un provvedimento necessario anche per la scarsa diffusione delle infrastrutture pubbliche di ricarica che alla data del 31.12.21 colloca l’Italia al 13° posto:
- Italia: 5,5 punti ogni 100 Km
- Media europea: 7 punti ogni 100 Km
- Olanda: 65,9 punti ogni 100 Km
- Norvegia: 26 punti ogni 100 Km
- Germania: 9,7 punti ogni 100 Km
- UK: 9,2 punti ogni 100 Km
IN ATTESA DEGLI INCENTIVI…
In attesa dell’entrata in vigore del decreto e del via libera alla prenotazione online degli incentivi, l’UNRAE segnala alcuni aspetti importanti trascurati dal provvedimento:
- Il mancato prolungamento da 180 a 300 giorni dei termini per l’immatricolazione delle auto incentivate;
- la riduzione del limite di prezzo per usufruire degli incentivi che colpisce proprio le auto elettriche;
- l’esclusione di aziende e società di noleggio dai beneficiari
“Sono tutti aspetti che riducono l’efficacia del decreto sia nell’ottica di accelerazione del processo di transizione energetica del parco circolante, sia come sostegno al settore automotive, ormai al terzo anno di una gravissima crisi”, afferma il Direttore Generale dell’UNRAE Andrea Cardinali.
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Per le auto aziendali, il Direttore dell’UNRAE ribadisce la necessità di adeguare la detraibilità dell’Iva alle esigenze di decarbonizzazione del parco circolante, modulando le detrazioni in base al livello di emissioni di CO2: 100% per la fascia 0-20 g/Km; 80% per la fascia 21-60 g/Km; 50% per la fascia 61-135 g/Km.
LA SITUAZIONE NEGLI ALTRI PRINCIPALI MERCATI
Se l’Italia piange, gli altri Paesi europei non ridono. Il calo è generalizzato.
FRANCIA
Perso 1/5 delle vendite a marzo e trimestre in calo del 17,3%. In Francia le vendite di auto nuove subiscono un considerevole calo a doppia cifra: -19,5% con 147.078 unità a fronte delle 182.774 dello stesso mese dello scorso anno. Il cumulato dei primi 3 mesi 2022, quindi, archivia un -17,3% con 365.360 immatricolazioni.
GERMANIA
Con marzo a -17,5%, il primo trimestre archivia un calo del 4,6%. Le immatricolazioni di nuove autovetture a marzo in Germania sono state 241.330, il 17,5% in meno rispetto al marzo 2021 quando si immatricolarono 292.349 unità. Sul fronte dei canali di vendita, da segnalare una quota del 63,9% per le persone giuridiche nel primo trimestre 2022 con 399.761 unità a fronte di una rappresentatività del 36,1% dei privati.
REGNO UNITO
A marzo 2022 il risultato peggiore per i volumi di vendita dal 1998: 243.479 unità. Nonostante il soddisfacente numero di ordini registrati, con il permanere della carenza di approvvigionamenti che vincolano le consegne di auto, il mercato di marzo cala a doppia cifra e perde il 14,3% con 243.479 unità, il risultato più basso per questo mese dal 1998, prima che il Regno Unito iniziasse con il doppio cambio targa annuale.
Considerando che circa il 20% delle immatricolazioni dell’anno viene generalmente registrato a marzo, il risultato è più che deludente.
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SPAGNA
Esclusi gli anni della pandemia, il peggior marzo di sempre: 60.000 unità (-30,2%). se comparato con l’anno precedente alla pandemia, il 2019, il crollo è del 51%. Con il risultato di marzo, il primo trimestre 2022 chiude a 164.399 unità (-11,6% rispetto al 2021 e -48% rispetto al 2019). Tiene il canale dei privati che con 77.974 unità, nel primo trimestre, segna un +2,4% a fronte di una flessione del 2,1% delle società e di un crollo del 63,1% del noleggio.
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