In autunno stop ai diesel euro 3 a Roma e agli euro 4 in Lombardia
I veicoli a gasolio sono da tempo nel mirino. Lo stop dei diesel euro 3 e talvolta anche degli euro 4 è stato annunciato e rinviato più volte. Non è facile impedire l’utilizzo di un veicolo di proprietà, con ripercussioni importanti sulla quotidianità di famiglie e lavoratori. Ecco le disposizioni che entreranno in vigore al termine dell'estate.
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Molte città che avevano annunciato l’entrata in vigore del blocco dei diesel lo hanno poi rinviato sine die, fissando come termine la fine dell’emergenza sanitaria. Ora che la circolazione delle auto è tornata quasi ai livelli pre-pandemia (anche se c’è il caro benzina a fare da deterrente) il tema è tornato di attualità.
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Tanto più che la Corte di Giustizia Ue, accogliendo un ricorso della Commissione Europea nell’ambito di una procedura d’infrazione, ha stabilito che il nostro Paese è venuto meno agli obblighi previsti dalla direttiva Ue sulla qualità dell’aria. Un contesto che ha spinto tanto il Comune di Roma quanto la giunta regionale lombarda ad accelerare, fissando lo stop ai diesel euro 3 ed euro 4.
LO STOP A ROMA
L’annuncio del sindaco Roberto Gualtieri è arrivato nel corso degli stati generali della Mobilità con la richiesta di “un patto civico” rivolta ai cittadini romani. Da lì a poco la Giunta comunale ha dato il via libera ai provvedimenti necessari al risanamento della qualità dell’aria da applicare nella ZTL “Fascia Verde”.
A partire da novembre 2022 a Roma è prevista l’estensione del divieto di accesso e circolazione nella “Fascia Verde”, dal lunedì al sabato, per:
- autoveicoli diesel Euro 3
- autoveicoli benzina Euro 2
- ciclomotori-motoveicoli a 2, 3 e 4 ruote Euro 0 ed Euro 1
A Roma si calcola che il primo stop alle diesel euro 3 interesserà 35mila veicoli.
LE TAPPE SUCCESSIVE
Dal novembre 2024 il divieto di accesso e circolazione nella Fascia Verde, dal lunedì al sabato, sarà anche per gli autoveicoli benzina Euro 3.
Inoltre a partire dal novembre 2023 è previsto il divieto di accesso e circolazione, dal lunedì al sabato, per le autovetture diesel Euro 4, dalle ore 7.30 alle ore 20.30, e per i veicoli commerciali (N1,N2 N3) diesel Euro 4 dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle ore 20.30. Quest’ultimo provvedimento, sempre nel periodo novembre-marzo, a partire da novembre 2024, interesserà anche le autovetture diesel Euro 5, dalle ore 7.30 alle ore 20.30, e i veicoli commerciali (N1,N2 N3) diesel Euro 5 dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle ore 20.30.
A Roma è anche prevista tra dicembre 2024 e gennaio 2025 l’istituzione di una “pollution o congestion charge”, con un accesso consentito “soltanto a pagamento” in una zona più ampia di quella dell’attuale Ztl.
LO STOP IN LOMBARDIA
Si muove anche la Lombardia. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, ha confermato l’avvio del blocco per i veicoli di classe Euro 4 diesel a partire dal primo ottobre 2022.
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MOVE-IN
È stata inoltre disposta la possibilità di adesione a Move-in per i veicoli Euro 4 diesel a partire dal primo settembre 2022. Da tale data è possibile l’adesione al servizio anche per i veicoli Euro 2 benzina e Euro 5 diesel per l’ingresso in Area B del Comune di Milano. Di cosa si tratta? Move-In (monitoraggio dei veicoli inquinanti) è un progetto della Regione che prevede un sistema di monitoraggio che consente ai cittadini che fanno un uso limitato dei veicoli più inquinanti e non possono permettersi di sostituire l’auto di ottenere una deroga chilometrica alla circolazione basata sul reale utilizzo del veicolo.
I COMUNI COINVOLTI
Il blocco per i veicoli Euro 4 diesel sarà attivo nel semestre invernale (dal 1° ottobre al 31 marzo) nei comuni di Fascia 1 (209 Comuni) e nei Comuni con più di 30.000 abitanti di Fascia 2 (Abbiategrasso Lecco, San Giuliano Milanese, Varese, Vigevano). Per i veicoli Euro 4 diesel che aderiscono al servizio MoVe-In, le limitazioni permanenti sono estese a tutto l’anno, al fine di consentirne il monitoraggio delle percorrenze in modo continuativo in relazione al rispetto delle soglie annuali assegnate.
DEROGA PER CHI ATTENDE UN’AUTO NUOVA
È prevista una deroga temporanea dall’applicazione delle nuove limitazioni per i veicoli di classe Euro 4 diesel per chi è in attesa della consegna di un’auto nuova.
Per questa deroga è necessario avere un contratto di acquisto antecedente al primo ottobre 2022. Misure simili iniziano a essere applicate anche in altri Comuni. A Bolzano, ad esempio, dal 2023 tornerà il divieto di circolazione per i veicoli diesel Euro 3.
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TROPPE AUTO PRIVATE, SEMPRE PIÙ VECCHIE
L’Italia rispetto agli altri grandi Paesi europei ha come peculiarità la forte quantità di auto per uso privato:
- Italia: 650 auto per mille abitanti
- Germania: 575 auto per mille abitanti
- Francia: 570auto per mille abitanti
- Spagna: 530 auto per mille abitanti
Inoltre le auto che circolano in Itali sono sempre più vecchie. Dei 38,8 milioni di autovetture circolanti a fine 2021 ben il 26,2% è ante Euro 4. l’età media del parco auto era di 7,9 anni nel 2009 ed è cresciuta di anno in anno fino agli 11,8 anni attuali.
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Commenta Alberto Cassone, imprenditore romano e fondatore di Hurry: “Il problema è il tasso di rinnovo del parco auto. Il mercato è debole, con questi tassi di rinnovo ci vorranno più di 20 anni per sostituirlo tutto, senza considerare la transizione verso l’elettrico. Io credo che sia necessario incentivare non soltanto l’acquisto di auto nuove ma anche di un usato fresco, così come possa essere utile per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione anche aiutare il noleggio che ormai propone quasi esclusivamente auto Euro 6. Al contempo devono cambiare anche le abitudini dei consumatori”.
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