Incentivi sulle auto usate: si può fare di più?
Incentivare le auto usate Euro 6 porterebbe tanti benefici: il rinnovo del parco circolante, minore impatto ambientale e maggiori entrate per l'Erario. Ecco la proposta avanzata da Aniasa al Governo.
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Il Decreto Rilancio, oltre agli incentivi per chi acquista auto nuove, prevede agevolazioni fiscali per chi compra un’auto usata nuova e a basse emissioni. Ma è sufficiente? Per spingere davvero il ricambio del nostro vecchio parco auto circolante servono misure più importanti.
GLI INCENTIVI SULL’USATO
Fino al 31 dicembre 2020, chi deciderà di comprare (persone fisiche) un’auto usata Euro 6 e di rottamare al contempo una vettura compresa tra Euro 0 e Euro 3, può usufruire di uno sconto del 60% degli oneri fiscali sul trasferimento di proprietà del veicolo acquistato.
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Questo si traduce in un risparmio di qualche centinaio di euro (il costo del passaggio di proprietà, lo ricordiamo, si paga in base alla potenza espressa in kW della vettura) e interesserà davvero pochissimi acquirenti.
RINNOVARE IL PARCO AUTO
La mobilità in Italia continua a essere caratterizzata da una maggioranza di mezzi obsoleti: quasi il 60% delle autovetture appartiene alle classi da Euro 0 a Euro 4 su un parco circolante di 38.360.000 auto (sintesi statistica di Unrae).
Per spingere il ricambio di queste auto vecchie e inquinanti bisogna che gli incentivi risultino appetibili anche per la parte della popolazione con minore capacità di spesa, che preferisce acquistare l’usato.
LA PROPOSTA DI ANIASA
Per questo Aniasa ha proposto l’estensione dell’ecobonus, oggi previsto solo per limitate fasce di veicoli, alle vetture usate con standard di emissioni Euro 6 a seguito di rottamazione di veicoli Euro 0, 1, 2, 3 e 4.
Per svecchiare il nostro parco circolante, che è il secondo più anziano d’Europa, è necessario attuare misure in grado di promuovere la sostituzione delle auto più inquinanti con quelle di ultima generazione alla portata delle famiglie italiane che stanno fronteggiando la crisi. Secondo Aniasa, incentivare le auto usate più “fresche” porterebbe benefici alla domanda di mobilità, all’ambiente e, non ultimo, alle entrate per l’Erario.
Secondo il presidente Aniasa Massimiliano Archiapatti, per venire incontro anche alle esigenze di cassa del Governo:
L’ecobonus potrebbe essere erogato tramite credito d’imposta o mediante esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche (IPT e tassa automobilistica regionale) e avrebbe il pregio di raggiungere classi sociali con minore capacità di spesa (quelle spesso in possesso di veicoli più inquinanti e che senza supporto non cambierebbero la propria auto)
INSISTERE SULLA ROTTAMAZIONE
Secondo il direttore generale di Aniasa, Giuseppe Benincasa: “Il problema è proprio la rottamazione, dobbiamo togliere dalle strade i veicoli Euro 0, 1,3,4”.
Per questo Aniasa propone l’estensione dell’ecobonus anche all’usato fresco e a basse emissioni, proveniente in gran parte dal noleggio o dalle Km zero: “Questo permetterebbe anche di incentivare ulteriormente ibrido ed elettrico nel settore del noleggio perché ci sarebbe più facilità nel remarketing”, aggiunge Benincasa.
Insistere sulla rottamazione permetterebbe anche di superare i limiti dell’Ecobonus. Nel 2019, sui 70 milioni di Ecobonus stanziato, ne sono stati usati 55. “Di questi 55 milioni, il 76% è stato usato senza rottamazione, questo significa che abbiamo regalato soldi a chi già aveva intenzione di comprare un’auto elettrica e se lo poteva permettere, dato che parliamo di prodotti costosi”, puntualizza Benincasa.
IL VALORE DEL NOLEGGIO
Archiapatti ha ricordato che il 2019 è stato un anno record per il settore del noleggio (leggi i dati del Rapporto Aniasa 2020) e dello sharing, che hanno raggiunto 1,2 milioni di veicoli in circolazione e 517.000 veicoli immatricolati, arrivando a rappresentare il 25% del mercato generale e un valore di 11 miliardi di euro di acquisti di nuovi veicoli.
Poi è arrivato il Covid: in soli 120 giorni si sono perse 173.000 nuove auto e veicoli commerciali, per un valore di quasi 4 miliardi di euro e quasi 1,1 miliardo di entrate per l’Erario in meno tra Iva e tasse varie.
A proposito di auto usate, il presidente di Aniasa ha rimarcato che sono circa 324.000 i veicoli a noleggio usati Euro 6 che ogni anno vengono rivenduti dalle società del settore, di cui 116.000 (36%) restituiti al Costruttore (attraverso la formula del buy-back).
Il noleggio, inoltre, è un cero e proprio volàno per la mobilità elettrica: lo scorso anno gli operatori del noleggio a lungo e termine e del noleggio a breve termine hanno immatricolato 3.800 vetture elettriche, il 36% sul totale del mercato; e nello stesso periodo il noleggio ha immatricolato 22.000 vetture ibride, il 19% sul totale.