Incentivi auto 2022: aumentano i bonus per l’acquisto
Ecco cosa prevede il DPCM che va ad aggiornare la quota di contributi statali dedicati all'acquisto di auto a zero emissioni con maggiorazioni per i redditi fino a 30 mila euro.
In questo articolo
Si riaprono dalle ore 10 del 2 novembre 2022 sulla piattaforma dedicata le prenotazioni per i nuovi incentivi destinati all’acquisto di auto non inquinanti fino a 60 g/km CO2.
Lo annuncia il Ministero dello Sviluppo economico spiegando che le novità introdotte nell’ultimo Dpcm riguardano innanzitutto i cittadini con un reddito inferiore a 30 mila euro, che per l’acquisto di veicoli di categoria M1, elettriche e ibride plug-in, potranno beneficare per l’anno 2022 di un incremento del 50% dei contributi finora previsti sulla base delle risorse già stanziate.
Ecco tutto quello che dovete sapere sull’aggiornamento degli incentivi 2022.
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INCENTIVI AUTO 2022: I FONDI STANZIATI
Il Decreto originale disciplina soltanto il triennio dal 2022 al 2024, con uno stanziamento di 650 milioni di euro per i veicoli. Alla riconversione ecologica dell’industria, spetteranno invece 50 milioni quest’anno e 350 milioni nei prossimi due.
Questa la ripartizione originaria dei fondi per le auto:
- Fascia di emissioni 0-20 g/km: 220 milioni di euro;
- Fascia di emissioni 21-60 g/km: 225 milioni di euro;
- Fascia di emissioni 61-135 g/km: 170 milioni.
Gli ultimi 35 milioni, infine, sono destinati a sostenere l’acquisto di ciclomotori, motocicli e veicoli commerciali.
Agli incentivi già previsti si aggiumge un aumento del 50% per le auto con emissioni da 0 a 20 g/km di CO2 e da 20 a 60 g/km per l’acquirente con Isee inferiore a 30.000 euro, beneficio limitato a un solo soggetto per nucleo familiare. (I 40 milioni di euro dedicati a questo “extra stanziamento” derivano dal fondo già destinato a elettriche e plug-in).
Dal momento che ora gli incentivi sono una legge, tutti coloro che rientrano nell’Isee sopracitato e si presentano in concessionaria hanno già diritto a uno sconto maggiore sul prezzo di una vettura elettrica o ibrida plug-in, secondo la volontà del governo uscente di sostenere le persone in difficoltà economica, anche alla luce delle recenti e più stringenti restrizioni sull’ingresso in alcune città.
LO SCHEMA DEI BONUS 2022
Rispetto agli incentivi auto 2021, i contributi in arrivo sono stati semplificati:
Emissioni CO2 | Con rottamazione | Senza rottamazione |
0-20 g/km | 5.000 euro | 3.000 euro |
21-60 g/km | 4.000 euro | 2.000 euro |
61-135 g/km | 2.000 euro |
L’agevolazione per i soggetti con Isee inferiore a 30.000 euro
Emissioni CO2 | Con rottamazione | Senza rottamazione |
0-20 g/km | 7.500 euro | 4.500 euro |
21-60 g/km | 6.000 euro | 3.000 euro |
Rottamazione
Una novità importante riguarda la rottamazione: il veicolo consegnato deve essere di classe ambientale inferiore a Euro 5 (quindi Euro 0, 1, 2, 3, 4) e almeno 12 mesi di proprietà dell’intestatario di quello nuovo o di uno dei familiari conviventi.
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Tetto massimo a 35 mila euro per le elettriche
Confermati anche i tetti di listino, ovvero i cosiddetti price cap (accessori compresi, Iva, IPT e messa su strada escluse)
- 35 mila euro per le auto delle fasce 0-20 e 61-135,
- 45 mila euro per la fascia 21-60 g/km.
(Per sapere quali sono le auto che rientrano nel range potete leggere qui la nostra classifica delle ibride plug-in sotto i 40 mila, e qui le auto elettriche sotto i 30 mila euro).
AZIENDE INCLUSE
Prima riservati esclusivamente all’acquisto di vetture a zero emissioni per le flotte di car sharing, gli incentivi potrebbero – se il provvedimento fosse confermato nei contenuti già divulgati – essere allargati alle società di noleggio a lungo termine e alle flotte aziendali, finora escluse per motivi di budget.
Una platea di beneficiari degli incentivi all’acquisto di veicoli a basse emissioni che rappresentano il traino indiscusso della transizione ecologica nel mercato auto. Viene così sanato anche il vulnus che discriminava senza motivo i consumatori, in base alla modalità scelta per acquisire una vettura incentivabile.
“Tenuto conto che è stata scelta la strada del DPCM, in luogo di quella più immediata del Decreto-Legge Aiuti 2, ci auguriamo che i tempi tecnici di attuazione del provvedimento siano ridotti al minimo per evitare un rallentamento eccessivo del mercato delle flotte”, sottolinea però UNRAE nel comunicato stampa che annunciava la novità.
IL BONUS RICARICA PER COLONNINE E WALLBOX
Le agevolazioni riguardano anche la ricarica, sia per le wallbox domestiche sia per la colonnina condominiale. Entro fine 2022 dovrebbe arrivare un contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera, nel limite massimo di 1.500 euro per persona fisica richiedente e 8.000 euro nel caso in cui l’installazione fosse sulle parti comuni degli edifici condominiali. Tuttavia, non è ancora chiaro come dovrà essere richiesto il bonus.
Altro punto poco chiaro è quanto dureranno, considerando che sono fondi del 2022 che teoricamente andrebbero usati entro l’anno. Insomma, la norma è di fatto legge ma ancora serve l’attuazione ad hoc che chiarisca tali questioni.
Il piano per l’industria
Non viene lasciata da parte la riconversione della filiera auto, la cui potrebbero essere dedicati 50 milioni di euro per il 2022, per passare poi a 350 milioni l’anno dal 2023 al 2030. Per ora si delinea solo il perimetro d’azione, con il 70% dei fondi dedicati ai Contratti di sviluppo e il 30% agli Accordi per l’innovazione.
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