Incentivi per auto a idrogeno, alcuni Paesi li hanno
Anche in Italia si potrebbe tranquillamente accedere agli incentivi per le vetture con emissioni 0-20 gCO2/km, se non fosse che i prezzi superano il tetto al prezzo di listino. Mentre altri Paesi stanno spingendo di più la tecnologia fuel cell, ecco quali.
In questo articolo
Se fosse vero che le vendite di EV sono legate più ai bonus che ad una vera “passione” dei cittadini europei per le auto elettriche (o, semplicemente, fiducia nella decisione presa da Bruxelles), allora presto in alcuni Paesi potremmo vedere aumentata anche la domanda di auto alimentate a idrogeno. La tecnologia fuel cell – oggi la motorizzazione che permetterebbe davvero di unire i vantaggi dell’elettrico alla comodità dei propulsori tradizionali – nel nostro Paese ha ancora la grossa incognita del rifornimento: non ci sono gli impianti. Gli unici due, infatti, si trovano a Venezia Mestre e a Bolzano (ma presto grazie ai fondi del Pnrr potrebbero salire a 38 impianti, comunque non sufficienti a rispondere alla domanda italiana).
Dobbiamo parlare di incentivi però: partiamo dal presupposto che, in effetti, se un cittadino italiano abitasse a Mestre o a Bolzano potrebbe tranquillamente accedere agli incentivi per l’acquisto di vetture messi a disposizione per la categoria 0-20 gCO2/km (se non fosse che i prezzi superano il tetto al prezzo di listino).
Prima di stimolare la domanda, comunque, l’Italia dovrebbe risolvere il problema segnalato poco fa dell’infrastruttura (se ci lamentiamo di quella di ricarica, due soli impianti per l’idrogeno sono davvero insignificanti). Ma ci sono Paesi nei quali gli investimenti per l’infrastruttura stanno procedendo di pari passo con incentivi fiscali e bonus per sostenere il nascente mercato dei veicoli a celle a combustibile a idrogeno (FCEV).
Leggi Anche: Non solo i bonus statali, ecco quali sono gli incentivi di Regioni, province e Comuni.
Dove si può comprare un’auto a idrogeno con il bonus
La Cina
A livello globale, la Cina è in testa, desiderosa di sfruttare la sua posizione di maggiore produttore di idrogeno al mondo. Il Paese mira ad avere 50.000 FCEV sulle strade entro il 2025 e offre sussidi ai produttori di auto a idrogeno e ai produttori di idrogeno (dati Daxue Consulting).
Pechino infatti all’inizio del 2024 ha offerto 1,5 miliardi di Renminbi cinesi (1 RMB vale circa 0,13 euro nel giorno in cui scriviamo, a marzo 2024, quindi l’investimento è stato di circa 193 milioni di euro) alle amministrazioni locali per sviluppare questa nicchia di mercato, ai quali si aggiungono altri 200 milioni di RMB (25 milioni di euro) per raggiungere gli obiettivi infrastrutturali per il rifornimento di idrogeno.
Gli Stati Uniti
Negli Stati Uniti, l’Inflation Reduction Act prevedeva diverse misure per stimolare la diffusione dell’ idrogeno, tra cui un credito d’imposta sugli investimenti del 30% per progetti di produzione di veicoli elettrici a celle a combustibile (FCEV) e per l’installazione di infrastrutture e la produzione di H2.
Le flotte aziendali statunitensi possono richiedere un credito per veicoli “green” di 7.500 dollari per l’acquisto di auto FCEV e un credito del 30% per veicoli commerciali a idrogeno (ovvero, per la legislazione americana, i mezzi che superano i 6.350 kg, 14.000 libbre), per un massimo di 40.000 dollari.
Leggi Anche: Il nostro test drive di Toyota Mirai.
L’Europa
E in Europa? Il regolamento sulle infrastrutture per i combustibili alternativi (AFIR) ha stabilito un quadro comune per la realizzazione di stazioni di rifornimento di idrogeno. L’obiettivo per gli Stati membri è di avere almeno una stazione di rifornimento di idrogeno (HRS) ogni 200 km sulla rete stradale TEN-T e almeno una HRS in ogni centro urbano entro la fine del 2030. Nell’ambito del Green Deal, l’UE fornirà un sostegno finanziario di oltre 352 milioni di euro a 26 progetti infrastrutturali per contribuire a realizzare una rete di trasporti sostenibile dal punto di vista ambientale.
La Banca europea dell’idrogeno ha messo a disposizione 800 milioni di euro provenienti dai proventi della compensazione delle emissioni per sostenere la produzione di idrogeno rinnovabile in Europa, elargiti sotto forma di “gettone” per ogni chilogrammo di idrogeno prodotto. Il premio è progettato per colmare il divario tra il prezzo della produzione di idrogeno e il prezzo dei carburanti tradizionali che i consumatori sono disposti a (e in grado di) pagare.
E nei singoli Paesi si incentiva l’acquisto?
Francia e Germania
La Francia non applica alcuna imposta sull’acquisto di LCV a fuel cell e offre una sovvenzione di 4.000 euro per contribuire a compensare i costi più elevati del mezzo, mentre la Germania offre bonus fino all’80% del costo di investimento aggiuntivo fino a un massimo di 25 milioni di euro per le aziende.
I Paesi Bassi
I Paesi Bassi consentono alle imprese di detrarre il 40% dei costi di investimento in veicoli alimentati a idrogeno dai profitti imponibili e non applicano il tetto di 30.000 euro che è invece fissato per i BEV nel calcolo della tassa automobilistica.
***
CONTINUA A LEGGERE SU FLEETMAGAZINE.COM
Per rimanere sempre aggiornato seguici sul canale Telegram ufficiale e Google News.
Iscriviti alla nostra Newsletter per non perderti le ultime novità di Fleet Magazine.