Incentivi auto 2020, Recovery Fund nel mirino: il Maxi Bonus farebbe la differenza
I fondi per gli incentivi dell'auto sono una discriminante decisiva per determinare il futuro del mercato: Il Maxi Bonus da 1 miliardo di euro, di cui si è parlato in questi giorni, sarebbe una manna per dare respiro al settore.
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Dal Mes al Recovery Fund: gli aiuti all’Italia avranno un ruolo fondamentale per spingere gli incentivi auto 2020. Nei giorni scorsi è stata trovata una quadra per i contributi al mondo delle quattro ruote, ma il nodo dei fondi è tuttora irrisolto.
Il Decreto Rilancio ha stanziato, per ora, 50 milioni di euro per agevolare le auto Euro 6 – che si sono aggiunti ai contributi di 170 milioni per l’ecobonus –, una somma che, si stima, è sufficiente all’incirca per un mese. Previsto, ovviamente, un allargamento dei fondi fino a 400 milioni di euro. Gli altri 350 milioni dovranno essere raccolti, ha anticipato il Governo, attraverso “uno scostamento di bilancio”.
Ma si tratta di cifre ancora limitate, se si pensa alle voci rimbalzate nei giorni scorsi: che parlano di un Maxi Bonus da 1 miliardo di euro. Un numero, questo sì, che farebbe la differenza.
COSA PREVEDONO GLI INCENTIVI AUTO
Gli incentivi auto del 2020 prevedono a partire dal primo agosto e fino al 31 dicembre un contributo statale di 1.500 euro, da aggiungere ai 2.000 euro stanziati dal concessionario, in caso di rottamazione di un’auto con oltre dieci anni e di contestuale acquisto di un’auto Euro 6 con prezzo fino a 40.000 euro, Iva esclusa, ed emissioni comprese tra 61 g/km e 110 g/km. Senza rottamazione, la cifra si dimezza (1.750 euro).
Allo stesso tempo, all’ecobonus per le auto elettriche e ibride, con emissioni da 0 a 60 g/km si aggiunge un ulteriore contributo di 4.000 euro (2.000 statale e 2.000 dal concessionario), per uno sconto totale che può arrivare, nel caso di un’auto elettrica, a 10.000 euro.
MAXI BONUS: SI O NO
Molto dipenderà ovviamente dal Recovery Fund e, in generale, dagli aiuti al Paese: il miliardo di fondi potrebbe spingere il mercato in alto fino a dicembre e, successivamente, consentire prolungare gli incentivi anche nel 2021. Con vantaggi per i concessionari e per il mercato auto.
Impossibile pensare, invece, a uno scenario con i miseri attuali fondi stanziati di 50 milioni di euro: in tal caso, le agevolazioni terminerebbero inevitabilmente già a settembre. Anche i 400 milioni, però, sarebbero sufficienti solo fino a fine anno (o poco più), con il rischio poi di cominciare il 2021 con il freno tirato. Un aspetto, quello dei fondi per gli incentivi auto, che è stato sottolineato in questi giorni anche da Unrae.
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L’associazione sottolinea la consapevolezza del limitato stanziamento dedicato agli incentivi, per il quale dovrà esserci un immediato rifinanziamento dei fondi. “Il merito di questa norma – ha spiegato il presidente Michele Crisci – è di aver assunto come obiettivo una ripresa del settore in senso ampio, un obiettivo che però nel medio termine richiederà nuovi ed ulteriori sforzi, fiscali, tecnologici e infrastrutturali e di visione di cui Unrae ravvisa una forte urgenza e che, per quanto di nostra competenza, ci vede fin da ora disponibili al confronto e alle proposte concrete”.