Facciamo il punto: ecco cosa il mondo dell’auto ha chiesto al Governo
Gli ultimi dati di mercato evidenziano un gap importante rispetto al 2019, determinato anche e soprattutto dal mancato rifinanziamento degli incentivi sulle fasce di veicoli più popolari, come sottolineato da Anfia, Federauto e Unrae. Ne parliamo con il direttore Generale di Anfia Gianmarco Giorda.
In questo articolo
Le associazioni dell’automotive lo hanno richiesto a gran voce in queste settimane e finalmente qualcosa si sta muovendo. Il rifinanziamento degli incentivi auto è al centro del dibattito politico, come dimostra la richiesta bipartisan di nuovi fondi per le auto ibride, benzina e diesel meno inquinanti (61-135 g/km), dopo che quelli stanziati ad inizio anno si sono esauriti a inizio aprile.
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A beneficiare delle nuove risorse, non sarebbe solo il mercato dell’auto, che mostra ancora un calo consistente rispetto al pre Covid, ma anche lo stesso Governo, in termini di gettito Iva, Ipt e bollo. Abbiamo fatto il punto su questo tema importantissimo con Gianmarco Giorda, direttore generale di Anfia.
FACCIAMO IL PUNTO SULLE NUOVE RISORSE PER GLI INCENTIVI AUTO
I dati del mercato di maggio
La situazione attuale del mercato dell’auto (leggi gli ultimi dati di maggio) evidenzia un evidente stato di difficoltà, che si è acuito in seguito all’esaurimento dei fondi per gli incentivi sui modelli più popolari. “Il mese di maggio ha visto un ulteriore riduzione del settore rispetto al 2019, ovvero l’ultimo anno confrontabile in maniera corretta e oggettiva con questo 2021 – spiega Giorda –: nello specifico, guardando solo maggio, abbiamo perso circa 60mila vetture e nei primi cinque mesi dell’anno abbiamo totalizzato un -19%. Ciò significa che da gennaio ad oggi, nel confronto con anni fa, abbiamo perso un’auto su 5”.
Un’emorragia che nei primi mesi del 2021, prosegue Giorda, “era stata arginata dagli incentivi sulla fascia di emissioni 61-135 g/km, che però si sono esauriti a inizio aprile. Riteniamo che, in mancanza di un rifinanziamento, nei prossimi mesi la riduzione delle immatricolazioni possa essere ancora più pesante”.
Approfondisci: l’appello di Anfia, Federauto e Unrae al Governo
Le richieste dell’automotive al Governo
Per questo le associazioni dell’automotive, Anfia, Federauto e Unrae, hanno avanzato richieste ben precise al Governo.
“Come lo scorso anno, abbiamo lavorato in maniera compatta per portare avanti una posizione condivisa: finora la misura del rifinanziamento (la richiesta dell’automotive è stata di un fondo di altri 400 milioni di euro, ndr.) purtroppo non è entrata nel DL Sostegni Bis, ma adesso stiamo lavorando sulla fase di conversione in legge, attraverso emendamenti presentati da tutti i partiti. L’auspicio è che il Governo decida di prendere in mano la situazione”.
Vantaggi per tutti
Secondo Anfia, il rifinanziamento degli incentivi potrebbe portare diversi vantaggi:
- Un vantaggio ambientale, grazie al rinnovamento del parco auto circolante,
- Un vantaggio Erariale, in termini di gettito Iva, Ipt e bollo,
- Un vantaggio per la componentistica (“Gli incentivi 2021 hanno generato quasi 300 milioni di euro di fatturato per il settore della componentistica italiana” sottolinea Giorda).
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