Controcorrente Cina: incentivi per le auto termiche
9 miliardi di euro per l'acquisto di automobili termiche. La Cina delega temporaneamente i propri piani di elettrificazione per rilanciare il mercato interno dell'auto, crollato nel solo mede di aprile del 48%
Il paese che più di ogni altro potrebbe guadagnare dopo la decisione della comunità europea d’interrompere la commercializzazione di automobili termiche dal 2035, è lo stesso che stanzia 9 miliardi di euro per agevolare l’acquisto delle stesse.
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La Cina ha infatti avviato un programma di finanziamento pubblico volto a rilanciare il mercato dell’automobile. I clienti che acquisteranno un veicolo con motore fino a 2.0 litri di cilindrata e al di sotto dei 45 mila euro di listino, riceveranno un aiuto di Stato.
Tasse dimezzate
Il Ministero delle finanze cinese ha stabilito di dimezzare le tasse sull’acquisto di nuovi veicoli fino alla fine dell’anno. Una decisione che potrebbe avere ricadute positive anche per l’industria europea, visto che lo sgravo non è vincolato a un’origine regionale dell’automobile.
Certamente tutti i marchi Premium sono esclusi, ma buona parte dei generalisti avrebbe un’occasione di rilancio non indifferente. Considerando che il 90% delle quattro ruote circolanti in Cina hanno cilindrata inferiore ai 2.0 litri.
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La Repubblica Popolare, come noto, è il primo mercato automobilistico del mondo. Intenzionato a proseguire la propria strategia di elettrificazione totale (vista anche la disponibilità di terre rare), questa delega temporanea serve esclusivamente a rivitalizzare un settore che ad aprile ha perso il 48%. Secondo le analisi del China Automotive Technology and Research Center, tuttavia, entro fine anno le automobili elettriche dovrebbero rappresentare il 20% delle nuove immatricolazioni.
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