Gli incidenti stradali diminuiscono in lockdown, ma ci sono città con + 140% di vittime
Istat e Aci hanno raccolto i numeri sugli incidenti stradali del 2020. Secondo il report, il dato nazionale è positivo, con Aosta che non registra nessuna vittima. Ma aumentano i decessi a Oristano, Barletta-Andria-Trani e Sardegna. E i costi sociali sono altissimi
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Secondo lo studio condotto da Aci e Istat, il 2020 ha registrato un calo consistente degli incidenti stradali in quasi tutto il territorio. Complice il lockdown, lo scorso anno si sono verificati 118.298 sinistri con lesioni a persone, un decremento del 31,3% rispetto all’anno 2019.
In questi 10 mesi, si è registrata una media di 324 incidenti al giorno. Calano anche i decessi e feriti, rispettivamente 2.395 e 159.248(-24,5 e -34 percento). Le vittime, nella media giornaliera, risultano essere 6,5 e i feriti 436.
Positivo, sul territorio nazionale, anche il numero dei feriti gravi, in calo del 20%.
AD ORISTANO IL DATO PEGGIORE: + 140% DI VITTIME
Non in tutte le Province il dato segna però indice negativo in tal senso.
Nel computo emergono infatti i dati di Oristano, con un + 140% del numero delle vittime (che passano da 5, nel 2019, a 12) e Barletta-Andria-Trani con + 120% (da 10 a 22 morti).
Al terzo posto il Sud della Sardegna con un aumento del 76,5% (30 decessi nel 2020, a fronte dei 17 nell’anno precedente).
NESSUN DECESSO AD AOSTA, DECREMENTI ANCHE A MILANO E ROMA
Aosta, dove non vi è stato alcun decesso per incidente stradale, è la città con il decremento più significativo.
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Seguono Vibo Valentia, dove si è registrato un -77,8% (2 morti nel 2020, 9 nel 2019) e in generale la Calabria in calo del 41%. Il territorio di Gorizia con -70% (3 morti a fronte dei 10 nel 2019) e quello di Trieste, -66,7% (da 15 a 5 morti quest’anno).
Altre città con un decremento apprezzabile sono Milano (-32 morti), Venezia (-31), Padova (-28), Roma (-27), e Torino (-26).
Il report segnala però che alcune Province lombarde hanno “beneficiato” dei blocchi causati da Covid maggiormente, perché entrate in lockdown prima. In particolare si parla di Milano, Monza e Brianza, Como, Bergamo e Pavia.
LE CAUSE: DISTRAZIONE E VELOCITÀ. CI SONO I PRIMI MORTI SU UN MONOPATTINO
In merito alle cause, il report segnala come principali le “cattive abitudini”. Quindi guida distratta o andamento indeciso, responsabile di 23.802 incidenti: il 15,7% del totale. Poi mancato rispetto di precedenza o semaforo (21.985 incidenti: 14,5%) e velocità troppo elevata (15.194: 10%).
Sono stati registrati anche i primi decessi su un monopattino elettrico. La mobilità dolce (biciclette e monopattini, per legge equiparati alle prime) ha infatti fatto registrare 176 vittime.
Da maggio 2020, sono stati 564 gli incidenti rilevati con il coinvolgimento di almeno un monopattino elettrico, ovvero più di 2 al giorno. Sul totale sono stati 518 i feriti su monopattino, 33 pedoni investiti o feriti e 44 feriti su altri veicoli, soprattutto biciclette e motocicli.
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I COSTI SOCIALI DEGLI INCIDENTI
Un altro dato che emerge è quello relativo al costo sociale degli incidenti stradali, in particolare a Roma e Milano tra le Province che incidono maggiormente sul totale nazionale. Rispettivamente con 945 e 631 milioni di euro, seguite da Napoli e Torino e con 377 e 370 milioni.
Piacenza, Livorno e Genova sono invece le Province con il maggior costo sociale rispetto alla popolazione (328, 317 e 315 euro per abitante).
Su scala nazionale i costi corrispondono a 11,6 miliardi di euro, ossia il 0,7% del Pil. Nel 2019 gli incidenti stradali si erano “mangiati” l’1% del Pil, 16,9 miliardi. La riduzione è quindi stata del 31,4%.
OBIETTIVO UE 2020 SUI DECESSI RAGGIUNTO? NON PROPRIO
L’obiettivo EU 2020 per il dimezzamento dei morti sulle strade, rispetto all’anno 2010, non è stato raggiunto ovunque. Solo 37 Province ce l’hanno fatta.
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In altre 7 il numero dei morti nell’ultimo decennio è aumentato: Lodi, Bolzano, Piacenza, Pistoia, Isernia, Trapani e Enna.
INDICE DI MORTALITÀ AL 2,02
L’indice di mortalità, ossia in numero di morti ogni 100 sinistri, in Italia si attesta al 2,02. In 16 Province risulta però più che doppio: Sud Sardegna (7,8), Campobasso (6,8), Isernia (6,1), Oristano (5,8), Nuoro (5,8).
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