Tesla arriva in India e lo stato taglia le tasse sulle auto elettriche
L’India punta a ridurre le tasse sulle importazioni per i costruttori di auto elettriche. Il merito è di Elon Musk.
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Negli Stati Uniti, terra natale sua e delle sue aziende, Elon Musk non è ben voluto. Altrove, è conteso come un principe in cerca di moglie. L’ultimo paese ad esser capitolato di fronte al fascino del re dell’auto californiano – e, soprattutto, di fronte ai guadagni da lui promessi – è l’India.
Dopo la Cina, il grande paese asiatico, è quello con maggiori potenzialità di crescita e, da questo punto di vista, Tesla potrebbe aver agito come acceleratore. È proprio in seguito a una proposta della casa americana, infatti, che il Governo ha deciso di modificare le proprie norme fiscali in tema automotive.
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Le agevolazioni per chi commercia in India
Tesla sta valutando di entrare nel mercato indiano, dove le auto elettriche non superano un market share del 2% ma le previsioni di crescita sono vertiginose. E così, il governo pensa di tenere la porta ben aperta – spalancata verrebbe da dire – abbattendo le tasse imposte agli importatori.
La proposta potrebbe consentire alle case automobilistiche di importare in India veicoli elettrici completamente costruiti con una tassa del 15%, contro il 100% attuale, alle vetture con un costo superiore ai 40.000 dollari; del 70% per le altre. Con l’acquolina alla bocca, Tesla si è detta interessata ad aprire uno stabilimento produttivo in India per costruire un EV al prezzo di 24.000 dollari, da vendere in loco e esportare.
Le preoccupazioni dei costruttori locali
Se la misura confezionata sulle esigenze di Tesla dovesse diventare legge, non c’è dubbio anche il resto dei costruttori si fionderebbero in India, subcontinente che da solo rappresenta un terzo del mercato automobilistico mondiale. Il che preoccupa, e parecchio, i brand autoctoni. Tata Motors e Mahindra, ad esempio, stanno da tempo investendo per la produzione di auto elettriche e l’arrivo di competitor più esperti potrebbe portare a un per loro sconveniente sconvolgimento del mercato.
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