Il Gruppo FCA verso l’addio al Diesel dal 2022
L’ultima sottoscrizione rispetto all’abbandono (già annunciato) del diesel da parte delle case costruttrici è arrivata da un vero colosso, il Gruppo FCA.
Dovrebbe interessare tutti i marchi nel portfolio, e quindi nomi del calibro di Fiat, Alfa Romeo, Maserati, Jeep e Chrysler, con riferimento tuttavia al solo settore delle passenger car e non dei veicoli commerciali leggeri/LCV.
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STOP AL DIESEL PER IL GRUPPO FCA?
La fonte di questa notizia non ancora confermata dai diretti interessati, che in poco tempo sta girando il mondo, è il Financial Times, secondo cui alla base della scelta ci sarebbe una doppia motivazione di ordine economico.
Da un lato, un brusco calo delle richieste per questo tipo di alimentazione, mentre, dall’altro, l‘ammontare crescente degli investimenti richiesti sul piano tecnico per allineare il dato sulle emissioni alle direttive approvate a livello istituzionale e riconosciute nei mercati dove il colosso italo-americano opera.
BASTA ALLE AUTO A GASOLIO DAL 2022
I dettagli rivelati dal quotidiano di settore del Regno Unito appaiono estremamente circostanziati. Il NO al diesel da parte di FCA sarebbe una delle voci contenute nel piano finanziario che il colosso italo-americano illustrerà il prossimo primo giugno 2018.
L’annuncio sarà forse l’ultimo – o comunque, sicuramente, uno degli ultimi – curato da Sergio Marchionne, amministratore delegato del Gruppo, che lascerà il suo incarico operativo in azienda a far data dal 1 dicembre prossimo.
Dal momento in cui la notizia acquisterà la sua ufficialità, dovrebbe scattare un conto alla rovescia con termine ultimo nel 2022, cioè tra soli quattro anni.
PRIMA VITTIMA PER I VEICOLI ELETTRICI?
Questa scelta da parte del Gruppo FCA allinea il costruttore ad altre grandi case costruttrici. Come Toyota, che già con il primo gennaio scorso ha messo al bando la gamma diesel in Italia.
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Una strada analoga, condivisa però a livello globale, dovrebbe essere perseguita da Volkswagen, marchio per il quale la motorizzazione diesel ha rappresentato più di un motivo per conquistare – in negativo – le prime pagine dei giornali.
Sulla scelta degli OEM (Original Equipment Manufacturer), oltre a parametri via via più stringenti in materia di emissioni inquinanti massime consentite, potrebbe pesare l’avanzata, graduale ma incessante, delle auto elettriche, con l’aumento dei volumi che sempre più si assoceranno a una riduzione sul prezzo dei modelli in commercio.
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