Infrastrutture di ricarica: è record di punti ad alta potenza
In 3 anni sono triplicati i punti di ricarica. Rispetto alla prima rilevazione MOTUS-E di settembre 2019 (10.647 punti in 5.246 infrastrutture) oggi siamo a +208% colonnine di ricarica.
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Dalla rilevazione trimestrale condotta da Motus-E, associazione italiana per la mobilità elettrica, al 30 settembre 2022 in Italia risultano installati 32.776 punti di ricarica in 16.700 infrastrutture di ricarica (o stazioni, o colonnine) e 13.225 location accessibili al pubblico, delle quali, il 75% è collocato su suolo pubblico (e.g. strada) mentre il restante 25% su suolo privato a uso pubblico, come supermercati o centri commerciali.
Il confronto con giugno 2022 (quando erano arrivi 30.704 punti in 15.674 infrastrutture e 12.410 location) si osserva un aumento di +2.072 punti di ricarica, +1.026 Infrastrutture e +815 nuove location.
Un dato sottotono rispetto allo scorso trimestre, ma che conferma l’impegno per la mobilità elettrica, con un buon trend di crescita per la ricarica pubblica (con oltre 2.000 nuovi punti negli ultimi due trimestri).
+208% IN 3 ANNI
Al confronto con settembre 2021 la crescita è di 7.982 punti di ricarica (+32%). Un promettente +208%, invece, rispetto alla prima rilevazione MOTUS-E di settembre 2019 (10.647 punti in 5.246 infrastrutture). In 3 anni i punti di ricarica sono triplicati.
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QUASI LA METÀ DEI NUOVI PUNTI A CORRENTE CONTINUA
Un aspetto interessante di quest’ultima rilevazione è l’incremento particolarmente rilevante dei punti ad alta potenza: quasi la metà (45%) degli oltre 2.000 punti di ricarica installati in questo trimestre sono, infatti, punti di ricarica in DC.
LE COLONNINE ATTIVE
Purtroppo, circa il 12% delle infrastrutture installate risulta attualmente non utilizzabile dagli utenti finali, o perché non è stato finora possibile finalizzare il collegamento alla rete elettrica da parte del distributore di energia o per altre motivazioni autorizzative.
Questo dato è leggermente più alto rispetto a quanto rilevato a giugno 2022 (11,5%), ma l’incremento può essere imputabile anche al forte aumento dei punti di ricarica in alta potenza, che richiedono tempi di attivazione e connessione più lunghi. A conferma di ciò il 20% delle infrastrutture di ricarica in DC è attualmente non attiva contro un 11% in AC.
POTENZA
Il 90% dei punti di ricarica installati è in corrente alternata (AC), mentre il 10% in corrente continua (DC). Di questi il 14% è a ricarica lenta (con potenza installata pari o inferiore a 7 kW), il 77% a ricarica accelerata in AC (superiore a 7 kW fino a 43 kW), un 4% fast DC (fino a 50 kW inclusa), un 1% (presenta una potenza superiore a 50 fino a 99 kW inclusa, un 3% con una potenza più alta di 99 kW fino a 150 kW inclusa e il restante 2% presenta una potenza più alta di 150 kW.
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Nell’ultimo trimestre sono soprattutto i punti di ricarica in DC ad aumentare con un +74% per i punti di ricarica tra 50 e 150 kW e un +50% per i punti di ricarica con potenza superiore ai 150 kW.
LA RICARICA IN AUTOSTRADA
Le infrastrutture di ricarica in ambito autostradale sono ancora esigue. Solo 310 punti che crescono di 75 stazioni rispetto all’ultima rilevazione, di cui il 76% a ricarica veloce o ultraveloce. In totale, la crescita registrata nell’ultimo anno è stata del +250%, ma non ancora sufficiente.
Al momento, considerando la rete italiana autostradale complessiva di circa 7.318 km, risultano 4,2 punti di ricarica ogni 100 km e, in particolare, 3,2 punti di ricarica veloce ed ultraveloce ogni 100 km.
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