Hyundai scommette sulle flotte per crescere in Europa: “C’è ancora molto da conquistare”
Il CEO Xavier Martinet: “Siamo tra i primi tre gruppi al mondo, ma in Europa non abbiamo ancora espresso tutto il nostro potenziale”
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Hyundai è pronta a fare sul serio in Europa. Dopo aver consolidato la sua posizione a livello globale, il gruppo coreano punta ora a colmare il gap che ancora lo separa dai big del mercato europeo. A confermarlo è Xavier Martinet, Presidente e CEO di Hyundai Motor Europe, intervistato in occasione dell’Automotive News Europe a Torino.
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«Siamo tra i primi tre gruppi automobilistici al mondo, ma non ancora in Europa. Questo deve cambiare. C’è ancora molto spazio per crescere», spiega Martinet. La priorità, oggi, è colmare il gap nel canale fleet: un settore in cui Hyundai, ammette il manager, ha finora giocato una partita secondaria. «Con i clienti privati abbiamo fatto un buon lavoro, ma nelle flotte dobbiamo migliorare. È lì che si gioca una fetta importante del mercato europeo».
Per rafforzarsi nel business fleet, Hyundai sta mettendo in campo una strategia completa, che coinvolge ogni area dell’azienda: dallo sviluppo prodotto alla rete vendita, dai servizi finanziari ai programmi di fidelizzazione, fino a un focus specifico sul post-vendita. «Per chi gestisce flotte, l’assistenza è cruciale. Dobbiamo essere all’altezza delle aspettative con soluzioni rapide, affidabili e su misura».
La transizione? Serve realismo
L’elettrificazione è una parte centrale del piano, ma Martinet invita a leggere i dati con pragmatismo. «Non esiste una ricetta unica: in Cina l’elettrico rappresenta il 27% del mercato, in Europa il 17%, negli Stati Uniti appena il 7%. La nostra forza è avere tutte le tecnologie già pronte: dobbiamo solo trovare il mix giusto, Paese per Paese».

Flessibilità è la parola chiave. «Le regole cambiano di continuo: servono supply chain agili e una capacità produttiva capace di adattarsi velocemente. È complicato, ma per un gruppo globale come il nostro è un’opportunità».
Con Kia è gioco di squadra
Nel gruppo Hyundai Motor c’è anche Kia, e per Martinet non è un problema, ma un vantaggio. «Se un cliente non sceglie Hyundai, va bene che scelga Kia. Condividiamo piattaforme, tecnologie, ricerca. I veri rivali sono fuori dal gruppo, non dentro».
Oggi Hyundai Motor Group è il quarto costruttore in Europa. Ma, secondo Martinet, non è ancora abbastanza. «Abbiamo le carte in regola per fare molto di più. Ora dobbiamo solo trasformare questa ambizione in risultati concreti».
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