Italvolt: firmato il protocollo per la gigafactory a Scarmagno
Italvolt, la società fondata dall’imprenditore svedese Lars Carlstrom, ha sottoscritto con gli enti locali (Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Comuni di Scarmagno, Romano Canavese e Ivrea) il protocollo di intesa per realizzare la gigafactory nell’ex sito Olivetti di Scarmagno e Romano Canavese.
È stato firmato il protocollo di intesa per la Gigafactory nell’ex sito Olivetti di Scarmagno e Romano Canavese. Il progetto è di Italvolt, società fondata dall’imprenditore svedese Lars Carlstrom.
Il mega impianto, dedicato alla produzione e allo stoccaggio di batterie agli ioni di litio per i veicoli elettrici, dovrebbe essere pronto per la primavera del 2024. Il progetto definitivo sarò presentato entro giugno. Previsto l’impiego fino a 3 mila dipendenti, su una superficie di 1 milione di metri quadrati, per una capacità produttiva a regime di 45 GWh.
Alla base del progetto, un investimento previsto di circa 4 miliardi, a opera dell’industriale svedese pioniere dell’automotive Lars Carlstrom, che ha creato Italvolt dopo essere già stato fondatore e azionista di Britishvolt.
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ITALVOLT, UN PROGETTO MADE IN ITALY
“Dopo la presentazione del progetto preliminare e il successivo nulla osta ottenuto a inizio 2022, la firma del protocollo d’intesa testimonia l’avanzamento di un progetto che procede spedito grazie alla collaborazione con tutte le autorità locali. Il rispetto delle tempistiche del cronoprogramma ci porterà a diventare tra i primi player in Europa ad avviare la produzione, assicurandoci un ruolo chiave nella filiera automobilistica elettrica”, commenta Carlstrom, fondatore e ceo di Italvolt.
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La Gigafactory a Scarmagno sta diventando sempre più concreta, spiegano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore allo Sviluppo Economico Andrea Tronzano: “Un cronoprogramma puntuale che scandisce i tempi di avvicinamento di un progetto che porterà benefici, sviluppo e occupazione; due successi fondamentali per il territorio e l’economia piemontese nei settori strategici come l’auto e l’innovazione tecnologica legata all’automotive“.
La Città metropolitana di Torino avrà un ruolo cruciale, in sinergia con la Regione Piemonte e i Comuni. Quello piemontese non sarà l’unico impianto di questo tipo in Italia: nei giorni scorsi è arrivato anche il protocollo di intesa per la riconversione dello stabilimento FCA di Temoli in gigafactory, mentre a Teverola (Caserta) è annunciata quella di Faam,