Fit for 55: la risposta Toyota ai nuovi standard europei
Come reagiranno le case automobilistiche alla richiesta Ue di produrre solo auto a zero emissioni a partire dal 2035? Lo abbiamo chiesto a Luigi Ksawery Luca', CEO e Managing Director di Toyota Motor Italia.
Ridurre le emissioni di Co2 del 55% entro il 2050: questo l’obiettivo della Commissione europea, messo nero su bianco nel documento dal titolo Fit for 55. Dove ampio spazio trova l’automotive, cui è richiesta la produzione di solo vetture a emissioni zero a partire dal 2035.
https://youtu.be/4lzdlIaMUO0
Direttiva di non certo semplice realizzazione, che ha dato vita ad accese discussioni, perplessità e timori. Seppur non c’è da stupirsi. La strada verso il green è ormai ben avviata e percorsa dalla quasi totalità delle case produttrici. Gruppo Toyota compreso, cui abbiamo chiesto un’opinione a riguardo.
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FIT FOR 55: LA RISPOSTA DI TOYOTA MOTOR ITALIA
Quale sia la strategia di Toyota Motor Italia per adeguarsi ai nuovi standard imposti dall’Ue, ce lo ha spiegato Luigi Ksawery Luca’, CEO e Managing Diretor di Toyota Motor Italia, che abbiamo incontrato in occasione dell’inaugurazione di Casa Lexus, evento incentrato anche su una mobilità più sostenibile (qui il video-racconto dell’esperienza a Camp Zero).
La decisione presa dalla Commissione Europea non ha colto di sorpresa casa Toyota, che considera quelli Ue “obiettivi altamente sfidanti ma prevedibili”, verso cui il produttore si muove già da tempo, “da sempre in prima linea per la riduzione di emissioni di Co2”.
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Le singole iniziative, però, in questo caso non bastano. “Non è un obiettivo che possiamo realizzare da soli – afferma Luca’ – è un obiettivo che dobbiamo realizzare insieme a tutti gli interlocutori, i partner e le istituzioni”. Soprattutto per quel che riguarda l’implementazione di un’infrastruttura nazionale di ricarica green (ambito in cui l’Italia è ancora indietro), imprescindibile per portare la mobilità sostenibile al grande pubblico.
È il cliente, infatti, a essere la priorità. “È importante che, qualunque soluzione si scelga, non ci si dimentichi del cliente, che deve avere la possibilità di accedere e fruire delle nuove tecnologie, che devono essere economicamente accessibili e fruibili a livello di infrastrutture”.
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