Mazda, offensiva europea con due nuovi suv e la MX-30 range extended
Mazda punta a guadagnare peso sul mercato europeo e nei segmenti superiori. Il lancio nei prossimi due anni di modelli come Mazda CX-60 e Mazda CX-80 risponde a questa necessità. Novità MX-30 ad autonomia estesa
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Tre novità di prodotto, due nuove generazioni di motori, un ibrido plug-in e, in prospettiva, l’introduzione di un’architettura dedicata all’elettrico. Mazda ha parecchia carne al fuoco e prospettive sul mercato europeo che puntano, nel medio-lungo periodo, a produrre una maggiore penetrazione del marchio. Come riuscirci? Passando dall’espansione dell’offerta suv.
MAZDA SVILUPPA LA GAMMA SUV
Nell’arco di 24 mesi debutteranno due sigle inedite, sarà con Mazda CX-60 e Mazda CX-80 che avverrà l’espansione verso l’alto. Dove negli USA e in altri mercati extra europei è già realtà un proposta di suv nei segmenti superiori, in Europa si andrà a esplorare una fascia prevedibilmente di segmento D ed E, più in alto di quella in cui opera, oggi, CX-5 (in foto).
Approfondisci: Al volante di CX-5, il test
MAZDA CX-60 E CX-80
Il progetto Mazda CX-60 si annuncia essere un suv 5 posti, verosimilmente da collocare nel segmento D, attualmente scoperto per la casa nipponica. Con CX-80, invece, si farà un passo ulteriore, per dimensioni e posti a bordo: sarà un 7 posti su tre file. Saranno modelli che porteranno al debutto il motore ibrido plug-in, con unità termica 2 litri, in una prima volta assoluta per Mazda.Un fronte, questo, sul quale potremmo avere nei prossimi mesi riscontri ulteriori in merito alla collaborazione che Mazda porta avanti con Toyota. Se su strada sono apparsi i primi muletti della nuova Mazda 2, che farà ricorso alla condivisione tecnica con Yaris Hybrid, l’annuncio dell’arrivo di un ibrido plug-in potrebbe attingere ancora alla partnership tutta nipponica.
MOTORI, ARRIVA LO SKYACTIV-X 6 CILINDRI
Restando nel campo della tecnica, le novità sui motori prevedono l’introduzione (finalmente) del tanto atteso sei cilindri in linea SkyActiv-X, mild hybrid a 48 volt e con trazione posteriore. Medesima forma di elettrificazione avrà il rinnovato SkyActiv-D. Si dovrà attendere il 2025, invece, per l’introduzione di una Mazda elettrica sviluppata su un’architettura nuova, elettrica nativa.
MAZDA MX-30 2022 ANCHE RANGE EXTENDED
Un fronte, quello delle zero emissioni a batteria, oggi coperto da Mazda MX-30 (leggi le soluzioni di noleggio disponibili), una furba e interessante soluzione di crossover urbano. Nel 2022 verrà affiancato da una proposta dotata di range extender, per superare tutti i limiti legati alla ricarica – per autonomia e infrastruttura -.
Mazda è storicamente il marchio che più di tutti ha creduto nel motore rotativo. Una tecnologia che torna attuale per creare un generatore d’energia, alimentato a benzina, chiamato a caricare la batteria e assicurare la trazione sempre elettrica della MX-30 (leggi come si comporta al volante).
Il motore rotativo Wankel, escluso dallo scenario dei propulsori termici da molti anni, per l’inasprimento continuo degli standard legati alle emissioni inquinanti, ha molteplici vantaggi che lo rendono una soluzione interessante nel ruolo di range extender. Su tutte, l’estrema compattezza degli ingombri e l’elevata potenza prodotta in rapporto a cilindrate (la somma dei tre volumi descritti dalla rotazione eccentrica del rotore all’interno dello statore) particolarmente contenute.