Mercato auto 2022, a novembre crescita del 14,9%
Il mercato auto si avvia a chiudere il 2022 con 1,3 milioni di nuove immatricolazioni e un passivo del cumulato annuo oltre l'11%, stando alle previsioni di Dataforce. Nel 2023 potremmo vedere una crescita del 6,5%.
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A novembre il mercato auto ha fatto segnare lo stesso risultato positivo di ottobre: +14,9%. Un dato, quello del penultimo mese del 2022, che contribuisce ad attenuare il passivo del cumulato annuo, che ora si attesta a -11,51% (con una perdita rispetto al 2021 attorno alle 158.000 nuove targhe), ma che non può ancora essere letto come un segnale di ripresa: il risultato positivo è, infatti, un confronto con il dato pesantemente negativo di novembre 2021, quando si era toccata quota -24,46%.
Il mercato Passenger Cars che si avvia a chiudere il 2022 con 1,3 milioni di nuove immatricolazioni, mentre il comparto LCV viaggia verso quota 150.000. Nel 2023 dovrebbe crescere del 6,5% raggiungendo 1.385.000 immatricolazioni, mentre il mercato dei Light Commercial Vehicles dovrebbe raggiungere le 155.000 unità (+3,3%), secondo le previsioni di Dataforce.
“Manca solo un mese alla chiusura del 2022”, commenta Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia. “Un’altra annata difficile per il mercato dell’auto italiano che chiuderà ancora una volta col segno meno e che, unico in Europa, ha bruscamente frenato nella transizione verso l’elettrico. Le previsioni per il prossimo anno non saranno molto migliori: crescita a una cifra, 6 punti per le vetture, 3 punti per i veicoli commerciali. Le elettriche guadagneranno due punti di quota, un record per l’Italia, ma una percentuale ridicola per stime e obiettivi che è meglio far finta di non ricordare. Saranno le plug-in a crescere più delle ibride stavolta, ma solo perché l’offerta si sta indirizzando a questa soluzione di passaggio. Soluzione che, come i cesti natalizi della miglior tradizione, cerca di infilare dentro il contenitore di tutto e di più, con motori termici sempre più prestazionali, batterie sempre più capienti e motori elettrici sempre più potenti, col risultato di mettere su strada vetture che pesano quanto un veicolo commerciale, finché la Commissione Europea non deciderà di premiare la leggerezza che, ricordiamolo, resta una variabile fondamentale quando si parla di consumi ed emissioni”.
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I DATI DI MERCATO DI NOVEMBRE 2022
A riprova delle difficoltà del mercato nel 2022, sono sempre i privati ad essere andati in stallo: 68.000 immatricolazioni, pari a una quota di mercato del 56,67%. Risultati identici a quelli di novembre 2021, ma che quest’anno portano il passivo attorno alle 148.000 unità (ovvero la quasi totalità della flessione del mercato nel 2022). In discesa, invece, il settore dei veicoli commerciali leggeri: a novembre la flessione è stata del 20,2%.
Il risultato migliore di novembre è ancora una volta ascrivibile al noleggio: il lungo termine ha fatto segnare una crescita del 66,91%, mentre il breve termine è cresciuto addirittura del 136,37%.
La corsa all’immatricolazione negli ultimi tre giorni feriali di novembre (28-29-30) è stata decisamente superiore alla media dei mesi precedenti. Le targhe assegnate nello sprint finale sono state 47.032, pari al 39,1% delle immatricolazioni del mese (120.381).
IL MERCATO DELLE VETTURE
A novembre 2022 il mercato delle Passenger Car continua a cavalcare la ripresa, ma non per il comparto dei privati, che è rimasto sugli stessi livelli dell’anno scorso: 68.218 nuove targhe (+0,18%), perdendo ben 8,3 punti percentuali di quota. Un mese eccellente, come detto, per il noleggio a lungo termine (+66,91%).
Le auto-immatricolazioni subiscono un brusco crollo -6,66%, con quelle a uso proprio delle concessionarie sostanzialmente stabili (-2,44%), le nuove targhe delle Case Auto in caduta libera (-41,94%) e quelle a uso noleggio di dealer e OEM in discesa (-19,13%).
LE ALIMENTAZIONI PREFERITE (AUTO)
A novembre le auto a benzina continuano a ottenere il massimo gradimento (con una quota di mercato del 46,86% e una crescita del 17,38% sul 2021). Un successo dovuto in particolare alla scelta di vetture benzina mild hybrid (+21,38%). Rimanendo sulle ibride “vere” c’è stata una vigorosa ripresa (+20,74%), anche nella variante plug-in (+17,87%).
Il diesel ha ripreso a salire negli ultimi mesi (+16,87% a novembre), anche se nel cumulato annuo perde oltre 2 punti di quota. Buonissime prestazioni per il gpl (+38,23%), con l’11,24% di market share.
Per quanto riguarda le elettriche pure soltanto 5.133 nuove immatricolazioni (una perdita del 25,94%), 16.500 unità in meno sullo scorso anno.
IL MERCATO DEI VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI
A novembre il mercato dei veicoli commerciali mantiene lo stesso trend negativo del secondo semestre con perdite che raggiungono il -20,2%. 137.868 unità in meno nei primi 11 mesi dell’anno rispetto al 2021 (-12,26%). L’ammanco più grave è quello dei due canali del noleggio, il lungo termine (-45,52%) e il breve termine (-25,54%).
In crescita, invece, il comparto delle auto-immatricolazioni (+48,62%), mentre i “privati” (ditte, artigiani e professionisti) hanno fatto segnare una flessione significativa (-14,12%). Il canale delle società in proprietà e leasing rimane il comparto principale del mercato degli LCV con una market share che sfiora il 43% (nonostante una perdita contenuta del 6,35% sul 2021)
LE ALIMENTAZIONI PREFERITE (LCV)
Nell’ambito dei veicoli commerciali leggeri, da segnalare la crescita delle immatricolazioni di LCV a benzina, che però a novembre rappresentano soltanto il 10,27% delle nuove targhe.
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