Mercato auto, il 2022 segna un -22,62% nel primo semestre
Per il mercato auto il primo semestre del 2022 quindi si chiude con oltre 200.000 automobili immatricolate in meno, una flessione del -22,62%. Dopo i primi sei mesi dell'anno in attivo risultano solo le full hybrid (+9,98%) e le gpl (+5,27%). Il metano a giugno ha perso il 62,39% del mercato. Ecco tutti i dati
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La partenza degli incentivi 2022 non è riuscita a ridare slancio al mercato nel mese di giugno, che ha chiuso con un passivo del 15,17%, quasi identico a quello del mese precedente nel comparto delle Passenger Cars. Cifre ancora più pesanti per gli LCV – 23,33%.
Il primo semestre del 2022 quindi si chiude con oltre 200.000 automobili immatricolate in meno, una flessione del –22,62%.
A giugno sono state targate 127.449 automobili e 12.084 veicoli commerciali leggeri, per un totale di 139.533 immatricolazioni (-15,95%), cui si aggiunge il sempre più modesto contributo delle importazioni parallele (1.665 Passenger Cars, nel giugno precedente furono 4.000, e 106 Light Commercial Vehicles, in leggera crescita), per un totale complessivo di 141.304 unità (- 16,93%).
“Nel primo semestre 2022 i primi 20 costruttori presenti nella graduatoria delle marche più vendute hanno fatto segnare un passivo a doppia cifra, tranne Kia e Nissan con un passivo a una cifra, e Dacia, DR e Cupra che, rispettivamente, crescono del 20, 208 e 94%”, commenta Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia. “Lato incentivi, confermo il mio pensiero sulla loro inefficacia. Riguardo infine alla decisione, confermata provvisoriamente nel peggiore stile politico degli ultimi decenni, di terminare le vendite di auto a motore endotermico nel 2035, continuo a non trovare un motivo logico e anche solo intellettualmente onesto per una forzatura che il mercato non avrebbe mai potuto digerire naturalmente in queste modalità e tempi”.
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MERCATO AUTO A GIUGNO 2022
A parte il noleggio a lungo termine, tutti i canali sono al ribasso.
Le auto-immatricolazioni dei dealer e degli Oem a giugno riescono addirittura a fare peggio del noleggio a breve termine (che da inizio pandemia è il comparto più in crisi nel mercato). Le auto-immatricolazioni sono scese nel mese che ha concluso il primo semestre del 40,57% (-36,34% per le targhe a uso proprio dei Concessionari, -69,79% per quelle delle Case Auto e -57,63% per le auto-immatricolazioni a uso noleggio).
PRIVATI E AZIENDE IN CALO
Privati e acquisti aziendali si mantengono in linea con il calo medio del mercato: il canale principale a giugno fa segnare -14,58%, con un livello di nuove immatricolazioni pari a 73.455 unità (circa 12.500 in meno rispetto allo stesso mese del 2021); il canale delle Società in proprietà e in leasing si attesta a -15,19%, con 6.219 nuove targhe (oltre 1.100 in meno).
Nel cumulato dei primi 6 mesi sono state targate 687.005 vetture, con una flessione del 22,62%, pari a una perdita di 200.819 unità complessive (di cui oltre 134.000 ascrivibili al canale dei privati).
Nonostante questo forte arretramento delle vendite, il comparto dei privati rimane sopra quota 60% (esattamente conquista il 60,44% da gennaio a giugno), con un arretramento di 1,5 punti di share rispetto al 2021. Ma a giugno la quota dei privati è stata del 57,63%.
AUTO-IMMATRICOLAZIONI PERDONO TERRENO
In contrazione la market share delle auto-immatricolazioni: quest’anno si attesta all’8,64%, mentre negli anni d’oro arrivava a sfiorare il 15% di tutte le nuove targhe.
A giugno sono stati pochissimi i costruttori che sono riusciti a incrementare le immatricolazioni rispetto allo stesso mese del 2021: Peugeot (terza nella classifica assoluta) +17,74%, Dacia (salita al quarto posto) +33,59%, Nissan (+41,72%), Alfa Romeo (+28,71%), oltre naturalmente ai due brand in fase di massima espansione DR (+355%) e Cupra (+150%).
MERCATO LCV SEMPRE PEGGIO
A giugno il mercato dei veicoli commerciali ha fatto segnare un passivo nettamente peggiore rispetto a maggio: -23,33%.
Nel mese che ha concluso il primo semestre sono stati immatricolati 12.084 LCV, con una flessione di quasi 3.700 unità.
Forti perdite per il canale dei privati (ditte individuali o microimprese, artigiani e professionisti): –31,8% a giugno. Il noleggio a breve termine rimane il canale di distribuzione che fa segnare la performance peggiore dell’intero mercato: -32,61%. Similare il risultato delle auto-immatricolazioni: -31,77%.
SOLO GPL IN CRESCITA
Tra le Passenger Cars, a giugno solamente l’alimentazione a gpl fa segnare un modesto risultato di crescita: +1,59%, con un incremento pari a sole 194 nuove targhe in più rispetto a giugno 2021.
In negativo tutti gli altri tipi di alimentazione, a partire dal passivo contenuto delle ibride plug- in (-1,14%), per poi salire a quello delle full hybrid (-6,26%), delle mild hybrid benzina e diesel (rispettivamente -11,04% e -11,6%), delle elettriche pure (-14,64%), delle benzina (-17,52%) e delle diesel (-22,44%). Tonfo pesantissimo per le auto a metano: – 62,39%.
La situazione migliora leggermente se si analizzano i dati cumulativi del primo semestre: in attivo risultano le full hybrid (+9,98%) e le gpl (+5,27%).
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