Mercato auto: “I disoccupati supereranno per numero i contagiati”, il punto di Dataforce
Le conseguenze del lockdown continuano a colpire il mercato dell’auto, in tutti i suoi settori. I dati di aprile confermano e amplificano la tendenza negativa registrata a marzo, con seri rischi per i lavoratori dell’automotive.
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Il mese di marzo è stato considerato tra i più duri nella storia del mercato automobilistico, ma ad aprile le cose sono andate anche peggio. Gli strascichi del lockdown, con conseguente chiusura delle attività, sono ben lungi dall’essere esauriti. I volumi di nuove targhe sono equiparabili a quelli dei tempi di guerra, con il comparto del noleggio ancora più immobilizzato che quello delle vendite dirette.
Questi gli allarmanti dati diffusi nell’ultima elaborazione Dataforce su fonte Ministero Infrastrutture e Trasporti/CED e ACI/PRA. Neppure gli incentivi varati dal nuovo dl Rilancio sembrano ridare speranza agli attori dell’automotive, che non considerano un aiuto valido i 100 milioni in più a sostegno dell’eco-bonus, la fascia fino a 70 g/km.
“Nemmeno ascoltando le associazioni di settore che avevano chiesto l’estensione degli incentivi alla soglia dei 95 g/km si sarebbe ottenuto molto. – commenta Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia – Quella fascia vale il 15% del mercato, il che consentirebbe di immatricolare circa 130.000 unità in più rispetto a quanto potrebbe chiudere l’anno peggiore di tutta la storia dell’automobile, un volume comunque insufficiente a salvare i bilanci del comparto e dare una spinta efficace alla ripresa del mercato”.
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MERCATO AUTO: I DATI DEL PRIMO QUADRIMESTRE
Stando ai dati Dataforce, le nuove targhe delle Passenger Cars sono state 4.415 (-97,49%), quelle dei commerciali leggeri 1.286 (-90,99%). Nessun canale si è salvato dalla flessione: il noleggio a breve termine si è praticamente azzerato, quello a lungo termine ha subito una contrazione di oltre il 94%, così come le auto-immatricolazioni di costruttori e concessionari e l’acquisto di privati e imprese.
Il noleggio a lungo termine
Unica nota positiva per il mercato del noleggio a lungo termine è la crescita del market share, che ad oggi sfiora il 25% dell’intero mercato. Per il resto, il panorama resta decisamente negativo con un calo del 42,43% di nuove targhe che, dalle 100.575 del primo quadrimestre 2019, sono scese alle 57.899 del 2020. Sul versante dei veicoli commerciali leggeri, il saldo quadrimestrale è negativo di 45,23 punti percentuali. Sono stati immatricolati complessivamente 31.804 LCV contro i 58.064 del primo quadrimestre 2019. Con risultato di un calo del 45,23% con 7.892 targhe, 6.518 in meno dello stesso periodo dell’anno precedente.
Il noleggio a breve termine
Dopo un buon risultato agli inizi del 2020, il mercato del noleggio a breve termine ha subito la contrazione più alta nel panorama del mercato auto. Il livello di immatricolazioni ha raggiungo il numero più basso nella storia del settore: ad aprile sono state targate soltanto 104 vetture e 24 veicoli commerciali leggeri. Complessivamente, nel primo quadrimestre sono state immatricolate dai rent-a-car 44.031 vetture, rispetto alle 92.715 dello stesso periodo del 2019 (-52,51%). Mentre nell’ambito dei Light Commercial Vehicles le nuove targhe sono state 1.452, contro le 3.113 dello scorso anno, con una flessione del 53,36%.
LE PREVISIONI DI MAGGIO
Nessuna rassicurazione sul futuro prossimo arriva dallo studio Dataforce. Alla data del 13 aprile, il noleggio a lungo termine vede 3.301 vetture contro le 7.463 dell’anno scorso; il noleggio a breve termine 151 targhe contro le 6.410 dell’anno scorso. Un calo dunque rispettivamente del 55,7% e del 97,64%, con una flessione complessiva del 35,21% rispetto a maggio 2019.