Mercato dell’auto: a maggio -27,62%, pesa il mancato rifinanziamento degli incentivi
Il confronto con il 2019 parla chiaro: il mercato dell'auto a maggio è calato del 27,62%, un trend negativo determinato soprattutto dalla mancanza di incentivi sulle fasce di veicoli più popolari.
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Un 2021 sempre più difficile per il mercato dell’auto: le statistiche di Dataforce evidenziano che a maggio c’è stato un calo più consistente rispetto a marzo e aprile. Stiamo parlando di 143.294 auto immatricolate, pari al -27,62% in confronto con il 2019 (il paragone con il 2020 segnato dal Covid, specie in questo periodo dell’anno, non avrebbe alcun significato statistico).
Pesa, dunque, il mancato rifinanziamento degli incentivi sulle fasce di veicoli più popolari, dopo l’esaurimento dei fondi ad aprile. A questo aspetto, poi, si sommano anche i ben noti problemi di produzione legati ai microchip (leggi il nostro approfondimento). Fatto sta che da gennaio ad oggi il mercato ha perso il 19,21% rispetto a due anni fa.
MERCATO DELL’AUTO: A MAGGIO IN CALO TUTTI I CANALI
Analizzando i singoli canali, quello dei privati perde il 19,4% delle immatricolazioni rispetto a maggio 2019, ma guadagna in termini di quota di mercato, sfiorando il 60%. Ancora peggio hanno dunque performato le vendite alle aziende (-22,26%), il noleggio a lungo termine (-22,64%) e il noleggio a breve termine (-50,92%).
Dataforce evidenzia anche che negli ultimi tre giorni feriali di maggio sono state immatricolate quasi 53.000 auto, pari al 37% delle immatricolazioni del mese.
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ALIMENTAZIONI: IBRIDE MEGLIO DI BENZINA E DIESEL
Il quadro delle alimentazioni a maggio 2021 rispecchia il trend più recente, con le auto ibride che hanno superato nelle vendite sia le auto a benzina, sia le auto diesel: 47.637 immatricolazioni, contro le 44.462 a benzina e le 33.744 a gasolio. Dunque, a maggio un’auto su tre immatricolata è stata ibrida, anche se le ibride plug-in e le Full Hybrid, insieme, non raggiungono la metà delle Mild Hybrid. Ancora in crescita le auto elettriche, che nel mese hanno raggiunto una quota di mercato del 3,57%.
IL COMMENTO DI DATAFORCE
“Siamo certi che i benefici oggi concessi a motorizzazioni che ibride vere non sono non dureranno ancora a lungo – commenta Salvatore Saladino, country manager di Dataforce Italia a proposito delle alimentazioni – Molto presto ritorneremo a guardare a questi numeri ricollocandoli dove devono stare, nelle rispettive versioni a benzina e diesel, lasciando il mercato ibrido (e i giusti benefici) alle sole Full Hybrid e Plug-In”.
Laura Gobbini, data analyst & project manager di Dataforce Italia, ha invece così analizzato il trend globale del mercato dell’auto: “Alle questioni aperte sul rinnovo degli incentivi, revisione della fiscalità dell’auto e problemi di produzione legati ai microchip, si aggiunge l’incertezza che la riorganizzazione di Stellantis potrà avere sui volumi dei marchi che ne fanno parte e, di conseguenza, sul totale mercato; questo mese il gruppo ha perso un terzo dei volumi rispetto a 2 anni fa e, per il momento, non ci sono elementi consistenti che possano far intravedere una ripresa a breve termine”.
L’APPELLO DI ANFIA, UNRAE E FEDERAUTO
Anche Anfia, Federauto e Unrae, in un comunicato congiunto, hanno sottolineato come “il dato di maggio sia la prova numerica della brevissima durata degli incentivi per la fascia 61-135 g/Km di CO2, esauriti troppo presto per innescare un effetto volano sul nostro mercato”.
Le tre associazioni, nel corso di un’audizione presso la Commissione Bilancio della Camera, hanno chiesto che “nell’iter di conversione del c.d. DL Sostegni-bis trovino spazio adeguate misure volte a sostenere il settore, favorendo il rinnovo di un parco circolante molto anziano“. A questo scopo, “è necessario rifinanziare per l’anno corrente, con una dotazione adeguata e non effimera, gli incentivi per la fascia 61-135 g/Km“.
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