Mercato auto: a settembre +5%, per il 2022 si prevede -14,9%
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A settembre sono state targate 111.361 automobili e 11.827 veicoli commerciali leggeri, per un totale di 123.188 immatricolazioni (+3,29%). Un risultato positivo che comunque non altera il forecast Passenger Cars di fine anno, la previsione ipotizza un 2022 in calo sul 2021 del 14,9% (a quota 1.243.000 automobili), mentre per gli LCV la stima si riduce a 150.000 immatricolazioni, con una perdita del 13,3%.
“La situazione attuale non è più una questione di incentivi o defiscalizzazioni, perché la crisi è ormai strutturale; le conseguenze delle speculazioni folli sui prezzi delle risorse energetiche unite alla grandissima incertezza sulla direzione che prenderà il prossimo governo, stanno causando più danni della pandemia – commenta Laura Gobbini, Project Manager & Data Analyst di Dataforce Italia – con l’aggravante che se la spirale inflattiva continua (e all’orizzonte non c’è nessuna motivazione per cui non debba accadere) l’acquisto di un bene come l’automobile sempre più tartassato e limitato nell’utilizzo, si attesterà definitivamente su volumi così bassi, altro che politiche di incentivazione e di rinnovo del parco circolante”.
Dataforce, che ha pubblicato i dati di vendita di settembre 2022 in ritardo per problemi tecnici del Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, sottolinea anche che il volume di immatricolazioni che in 9 mesi non raggiunge nemmeno il milione di nuove targhe (non accadeva dal 2013, escludendo ovviamente il 2020, che comunque è stato di poco inferiore a quello attuale).
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Ancora in negativo il canale dei privati, di più del 20%, a dimostrazione della grande difficoltà economica delle famiglie italiane, cui non bastano certo gli incentivi per riuscire a cambiare l’auto dopo aumenti di listino che nessun incentivo può recuperare. Il segnale positivo arriva sempre dal noleggio a lungo termine che, grazie a un eccellente +49% a settembre, si dimostra l’unico comparto positivo del mercato dell’auto del 2022: +6%, a fronte di un calo complessivo che da gennaio a settembre è del 16%.
MERCATO AUTO A SETTEMBRE 2022
Il mese di settembre ha espresso segnali positivi, ma solamente grazie al noleggio a lungo termine che, con il +49,22%. Bene anche lo short term che rimane in territorio largamente positivo con un +90,31% (ma ha ancora da recuperare rispetto al pre-Covid) e contiene il passivo del 2022 a -25,77%.
Il +14,89% fatto segnare dalle immatricolazioni delle società in proprietà è un buon segnale, ma il saldo annuale rimane in rosso (-7,64%), cioè attorno alla metà rispetto al -16,16% del mercato nel suo complesso. Le auto-immatricolazioni segnano l’ennesimo dato negativo (-7,15%).
I risultati peggiori continuano ad essere quelli del canale dei privati, che a settembre ha perso il 6,13%, con circa 4.300 targhe mancanti rispetto allo stesso mese del 2021. Il saldo dei primi 9 mesi è attorno alle 585.000 immatricolazioni, quasi 150.000 in meno dello scorso anno. La market share dei privati continua ad attestarsi al di sotto del 60%, 3 punti in meno dell’anno scorso.
MERCATO DEI VEICOLI COMMERCIALI A SETTEMBRE 2022
A settembre il mercato dei veicoli commerciali ha fatto segnare un passivo del 14,19% con 15.500 veicoli in meno rispetto allo stesso periodo del 2021 (-12,06% con 112.994 unità).
Tutti i canali del comparto LCV hanno perso terreno a settembre: i “privati” (ditte, artigiani e professionisti) hanno fatto segnare -24,93%, le società in proprietà e in leasing -12,32%, il noleggio a lungo termine -10,29%, il noleggio a breve termine -6.97%, le auto-immatricolazioni -16,82%.
Il canale delle società in proprietà e leasing rimane il comparto principale del mercato degli LCV con una quota che supera di poco il 42%, nonostante la flessione di settembre che è di poco inferiore all’andamento medio del mercato LCV nel suo complesso.
A stare peggio sono il canale dei privati (-26,87% su base annua) e lo short rent (-27,09%). Le auto-immatricolazioni (-16,13% nel 2022) non raggiungono la market share del 5%. Da gennaio a settembre dealer e OEM hanno auto-immatricolato appena 5.600 veicoli.
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MERCATO AUTO A SETTEMBRE 2022: LE ALIMENTAZIONI
BENZINA E DIESEL
Tra le Passenger Cars, a settembre le auto a benzina conquistano il 49,02% di market share, con una impennata rispetto allo stesso mese del 2021 del 17,36%). Il contributo alla crescita è ugualmente suddiviso tra benzina convenzionali (+15,83%) e benzina mild hybrid (+19,37%).
Il diesel invece pare arrestare la sua corsa al ribasso, scendendo al 25% di quota: le mild hybrid sono un quarto rispetto alle diesel normali.
IBRIDE
Le auto ibride “vere” crescono attorno sugli stessi livelli della media del mercato, ma soltanto grazie alle full hybrid (+29,13%), mentre le plug-in sono in calo (-20,43% a settembre, -6,99% nel cumulato 2022).
Quasi stabilizzate le immatricolazioni di auto a gpl, (-1,94%), in fase di estinzione le nuove targhe delle auto a metano (scese a settembre dalle 2.171 unità del 2021 a sole 627).
ELETTRICHE
Perdura la crisi del mercato delle elettriche pure. Per le auto a corrente di fatto manca la domanda, gli incentivi provano ancora la loro inutilità e la crisi si aggrava di mese in mese: a settembre -40,08%. Su base annua, la perdita è del 24,05%, ossia un’auto elettrica nuova su quattro in meno. Finora il mercato 2022 ha assorbito 35.735 elettriche, 11.300 in meno dello scorso anno. Con una quota di mercato che non cresce dallo stentato 3,65%.
MERCATO LCV A SETTEMBRE 2022: LE ALIMENTAZIONI
Nell’ambito dei veicoli commerciali leggeri, il diesel cala ma è arroccato attorno alla quota dell’80% (su base annua, a settembre è all’81,53%), con un contributo dei veicoli mild hybrid diesel sempre molto modesto (pari al 4,57% nel nono mese dell’anno). Gli ibridi “veri” continuano a essere virtuali: 112 immatricolazioni di LCV full hybrid a settembre e 44 di quelli plug-in hybrid.
I commerciali a metano sono stati soltanto 25, quindi si avviano mestamente alla scomparsa dal mercato. Gpl al 3% di quota. I benzina, invece, crescono al 10% di market share, con una prevalenza dei veicoli mild hybrid.
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