Mercedes-Benz: un’offerta flotte sempre più elettrificata
Dalla Classe A alla Classe S, dal GLA al GLE: la gamma della Stella abbraccia sempre di più la tecnologia ibrida plug-in. Approfondiamo le strategie e la vision della Casa tedesca con Christian Catini, corporate and fleet sales manager di Mercedes-Benz Cars.
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L’obiettivo è chiaro, così come il nome, EQ Power, che ormai è diventato un brand nel brand. Entro il 2022 Mercedes-Benz prevede di completare l’intera elettrificazione della gamma e, in particolare, la grande protagonista di questa rivoluzione sarà la tecnologia ibrida plug-in.
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Una tecnologia che è sempre più trendy: gli ultimi dati di mercato, infatti, testimoniano una crescita importante delle auto ibride – che oggi rappresentano il 15% del mercato -, con in particolare uno sviluppo a tripla cifra delle Phev e delle auto elettriche. Numeri che rendono ancora più d’attualità le strategie green della Casa di Stoccarda. Ne parliamo con Christian Catini, corporate and fleet sales manager di Mercedes-Benz Cars.
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IBRIDO PLUG-IN E ELETTRIFICAZIONE: LE STRATEGIE DI MERCEDES-BENZ
Catini parte proprio dagli obiettivi. “Entro il 2022 è prevista l’intera elettrificazione della gamma Mercedes-Benz, in tutti i segmenti, per un totale di circa 130 versioni, divise tra le Mild Hybrid EQ Boost, le Plug-in Hybrid EQ Power e le Full Electric”.
In linea con questa strategia, la Casa della Stella può già contare su tanti modelli green, in particolare le Phev. Un’offensiva che riguarda sia le compatte sia le grandi berline sia i Suv, e che avviene tramite un duplice matrimonio. Quello tra la benzina e l’elettrico per i modelli più compatti e quello tra il diesel e l’elettrico per i modelli più grandi.
“Per quanto riguarda le compatte, la tecnologia ibrida plug-in caratterizza ormai Classe A, B, CLA e GLA, che possono vantare su un’autonomia di oltre 70 km in modalità elettrica. Per quel che concerne i Suv, invece, spaziamo dal GLC al GLE 350 de, che abbina al motore elettrico il propulsore diesel, garantendo ai driver una percorrenza di oltre 100 km in modalità elettrica”. Infine, la strategia abbraccia anche tutte le grandi berline, “arrivando fino alla Classe S”.
L’EVOLUZIONE DELLE FLOTTE AZIENDALI
L’andamento del mercato e i progetti di Mercedes-Benz confermano un trend ben preciso. “Ovvero, quello dell’elettrificazione delle flotte aziendali, che noi avevamo iniziato a percepire nel 2017. Già allora avevamo condotto una survey per capire come abbinare questa tipologia di alimentazioni alle car list. Due anni dopo, non a caso, il 55% degli intervistati della survey aveva inserito in parco vetture ibride”.
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Non è poco, considerando anche che “nel 2020, abbiamo stimato tassi crescita del 300% per l’ibrido plug-in nelle flotte aziendali. Numeri che cresceranno ulteriormente, di pari passo con l’offerta delle Case automobilistiche” illustra Catini.
I VANTAGGI DEL PLUG-IN
Alla base della scelta del plug-in da parte delle aziende, c’è la crescita della consapevolezza sui vantaggi di questa tecnologia. “Occorre insistere sulla diffusione della cultura elettrificata, spiegare bene le tecnologie e sfatare i luoghi comuni. Per questo, i test drive sono fondamentali, così come è fondamentale spiegare nel dettaglio cosa significa guidare un’auto elettrica e un’auto ibrida”.
Nello specifico, Catini si riferisce a vantaggi tangibili, collegati al TCO e al TCM, che la tecnologia Phev determina. “Il valore residuo è più alto rispetto a quello di un motore endotermico e, quindi, il canone di noleggio è molto competitivo, senza contare i consumi ridotti di questa tipologia di vetture”.
Adesso poi ci sono anche gli incentivi – scopri qui cosa pensano le Case auto – , che, secondo Catini, “sono benvenuti e stanno dimostrando di dare un contributo importante, anche se occorre sottolineare che c’è ancora tanto lavoro da fare sulle infrastrutture e sulla fiscalità”. Due aspetti fondamentali per realizzare concretamente l’elettrificazione della mobilità italiana.