Nelle nuove Mercedes c’è anche TikTok: ci farà bene?
Lo smartphone in auto non si deve utilizzare, e allora perché non trasportarlo direttamente dentro il sistema di infotainment dell’automobile?
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La Mercedes Classe E diventa tutta nuova, si chiamerà W214 e sarà casa di tante nuove tecnologie, compreso il sistema di infotainment MBUX Superscreen, che integrerà al suo interno anche il social più popolare del momento: TikTok.
E la domanda è: perché? E la risposta non deve arrivare da Mercedes-Benz, la casa tedesca è stata solo la più veloce ad attuare ciò a cui tutti i costruttori automotive stanno ormai da tempo lavorando. L’obiettivo è trasformare le auto in strumenti (anche) di intrattenimento. Proprio come lo smartphone, che serve a chiamare ma anche a farti passare il pomeriggio sul divano.
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Social in auto, la questione sicurezza
Mercedes-Benz ha fatto sapere che l’app di TikTok sarà usufruibile da conducente e passeggeri esclusivamente a vettura ferma. E meno male. Ma, in una visione più ampia (che non ha nulla a che fare con i modelli della casa tedesca), la questione sicurezza continua a preoccupare.
Integrare i social direttamente dentro l’automobile non fa che rafforzare l’idea che stare connessi al volante sia giusto o, per lo meno, tollerato. Convinzione che, ahinoi, è già ben radicata nella mente e non solo in quella dei più giovani. Una ricerca condotta da ScienceDirect ha infatti riscontrato che, dei 509 partecipanti tra i 17 e gli 88 anni, il 16% utilizza il cellulare alla guida.
E le possibilità che un automobilista utilizzi il telefono mentre si trova al volante aumentano del 32% se il comportamento è mostrato sui mass media, il 30% se attuato da pari e il 27% se mostrato da utenti visti nei social media. E i comportamenti mostrati non sono quelli “tradizionali” che vedono l’automobilista inviare un messaggio o rispondere a una chiamata mentre è alla guida.
Gli influencer (speriamo non quelli dell’automotive) di Instagram e TikTok al volante registrano video, scattano selfie e avviano dirette. Cosa che potrebbe diventare ancora più facile una volta che i social saranno integrati all’automobile o, magari, alla dash cam.
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Selfie al volante? La multa può arrivare anche dal web
Utilizzare lo smartphone al volante viola il comma 3 dell’articolo 173 del Codice della Strada che prevede, per i trasgressori, sanzioni tra i 166€ e i 660€ e la decurtazione di 5 punti dalla patente. In caso di recidività nel corso dei due anni, si applica la pena accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi.
E la violazione alla regola può essere accertata anche tempo dopo che è avvenuta. Ipotizziamo di postare un selfie o un video palesemente scattato mentre ci si trovava alla guida, se il suddetto post finisce sotto gli occhi delle forze dell’ordine, queste hanno tutto il diritto di inviare il verbale della multa al diretto interessato.
È vero, infatti, che il verbale deve essere recapitato entro 90 giorni dall’avvenuto sanzione, ma il limite temporale viene meno se l’accertamento, per forze maggiori, avviene in seguito.
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