Il mondo della mobilità è pronto se tornasse l’emergenza Covid?
Cosa accadrebbe se in autunno la situazione sanitaria dovesse aggravarsi? Alla prima ondata di Covid tutto il Paese era impreparato e in ogni settore mancava un recovery plan. Ora dovremmo avere avuto modo di imparare dai nostri errori.
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Il settore del noleggio auto e della mobilità quali strategie adotterà se Covid dovesse ripresentarsi in autunno? Quali le misure di prevenzione? E quali possono essere, invece, i piani di emergenza nel caso malaugurato di altri lockdown? Lo abbiamo chiesto ad alcuni protagonisti.
SIAMO PIÙ ATTREZZATI
Rassicura il vice presidente di Aniasa Alberto Viano: “Non saremo più così impreparati, quindi l’impatto sanitario ed emotivo sarà minore. Le aziende sono più attrezzate sullo smart working. Sappiamo quali norme rispettare e quali dispositivi di sicurezza adottare, non avremo più difficoltà a dotarci di mascherine e altri strumenti. Le persone circoleranno più facilmente”.
Anche il direttore generale di Aniasa Giuseppe Benincasa è ottimista sulla tenuta del sistema Paese: “Eventuali nuovi focolai saranno gestiti a livello territoriale, con una risposta locale tempestiva, pronta. Escludo che si tornerà a un lockdown totale”.
CAMBIERÀ LA MOBILITÀ
Quanto alla mobilità, molti cambiamenti sono già in atto. Prevede Viano: “Soffriranno i grandi vettori di mezzi pubblici, aumenterà il ricorso alla mobilità individuale. Un esempio personale: ho rinunciato all’aereo sulla tratta Milano-Roma, preferendo spostarmi in auto elettrica. Il viaggio diventa meno oneroso sotto tutti i punti di vista. In caso di secondo lockdown suggerisco alle aziende di preoccuparsi di avere una flotta efficiente e manutenuta, adatta anche a lunghi spostamenti”.
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IL NOLEGGIO È PRONTO
Il noleggio a lungo termine ha dimostrato di avere saputo fronteggiare la situazione Covid, prolungando i contratti in essere e venendo incontro, con flessibilità, alle esigenze delle aziende clienti. Anche sulla igienizzazione delle vetture il settore si è attrezzato. La strada è tracciata.
Più pesanti le ripercussioni sul Rent-a-car, ma secondo Benincasa il settore dell’autonoleggio è ormai preparatissimo a tutto: “Il Rac è molto flessibile e punterà a tenere bassi i costi. Ad un tracollo di fatturato degli aeroporti si potrà intervenire fronteggiando il costo finora sostenuto per le spese delle strutture aeroportuali. L’inflottamento sarà minore, perché è più agevole aumentare il numero di mezzi in flotta che diminuirli. Verranno mantenuti i meccanismi di igienizzazione. Il lungo termine continuerà a reggere bene e anche il car sharing si sta rapidamente riprendendo”.